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Il covid non ferma la cultura e così, lunedì prossimo 25 maggio si terrà la presentazione, seppur attraverso una piattaforma virtuale, di un volume scritto a più mani e che vede il contributo come autori di studiosi e giornalisti insieme per trattare la tematica della migrazione e dei rifugiati. “Italia-Rifugio. Storia, rappresentazioni e condizioni dei richiedenti asilo e dei rifugiati a trent’anni dalla morte di Jerry Essan Masslo” è questo il titolo del volume curato da Donato di Sanzo che sarà presentato lunedì alle ore 17,00 in video conferenza attraverso la piattaforma Zoom e con diretta facebook moderata dal giornalista Pasquale Sorrentino che ha anche partecipato al progetto come autore del libro in presentazione.
“Per me – dichiara il giornalista de Il Mattino – si tratta della seconda pubblicazione e ne sono emozionato. Mi è stato chiesto di scrivere dell’accoglienza nel Vallo di Diano e di come viene narrata e recepita. Ho svolto il mio lavoro da cronista – spiega ancora Pasquale Sorrentino – e quindi ho parlato di fatti concreti che sono avvenuti nel Vallo di Diano cercando di esaminare l’approccio del territorio e dei giornalisti”. Il libro, come detto, è stato scritto a più mani con il contributo, oltre che di Sorrentino, anche del giornalista Angelo Mastrandrea, di importanti studiosi quali Michele Colucci e Gennaro Avallone e attori di primo piano nella mobilitazione sociale e sindacale dei migranti come Marco Omizzolo e Jean- René Bilongo. Il libro è frutto di un’iniziativa nata nell’ambito del progetto SIPROIMI del comune di San Pietro al Tanagro, gestito dalla Cooperativa Sociale Iskra. Uscito lo scorso anno purtroppo non è stato adeguatamente diffuso a causa dell’emergenza coronavirus. Da lunedì parte ora la promozione del volume i cui contenuti si punta a divulgarli anche altri eventi “che – dichiarano gli ideatori – ci porteranno a riflettere sul valore dell’immigrazione e della presenza straniera per il nostro paese”. Il ricavato dalla vendita sarà interamente devoluto al finanziamento di azioni in favore di persone in condizione di fragilità”.
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Anna Maria CAVA