Vendemmia, danni da siccità e cinghiali. Lo dice Coldiretti

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C’è un ulteriore problema per la vendemmia nel salernitano. Gli agricoltori infatti, oltre a fare i conti con un’estate di grande siccità, si ritrovano a difendere i vigneti dai cinghiali.

“Riceviamo quotidianamente segnalazioni da parte dei nostri viticoltori – fanno sapere da Coldiretti Salerno – e mediamente la perdita è del 10-15% del raccolto a causa dei raid dei branchi di cinghiali.

Per la viticoltura, l’abnorme presenza degli ungulati, che nella sola provincia di Salerno è di un esemplare ogni tre abitanti, è una iattura che colpisce il settore e pesa sui redditi delle aziende. La vendemmia è cominciata e partiamo con un danno di base importante”.

C’è da dire che Coldiretti chiede da tempo che le Regioni si coordinino strettamente con lo Stato e operino in modo risoluto per attuare le misure previste per il controllo e il contenimento dei cinghiali. Soltanto due mesi fa, il presidente salernitano di Coldiretti consegnò un documento al Prefetto di Salerno in cui si fissavano le possibili priorità di intervento. Tra le altre cose, l’associazione sollecita con forza un calendario venatorio allargato fino a comprendere i mesi che vanno da settembre a gennaio.

 

Federico D’ALESSIO

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