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Si è tenuto ieri, presso Palazzo Sant’Agostino a Salerno, l’ultimo dei tre incontri per definire il dimensionamento della rete scolastica e la programmazione della offerta formativa per l’anno 2017/2018. E’ stato fatto il punto della situazione recependo le varie proposte giunte dal territorio come previsto dalle Linee Guida Regionali. Tre dunque le conferenze d’ambito, una per ogni macroarea: quella dell’Agro-nocerino-sarnese e Valle dell’Irno, quella di Salerno-Picentini-Piana del Sele, e quella degli Alburni-Vallo di Diano-Cilento, essenziali per mettere a punto il Piano che la Provincia elaborerà entro il 28 novembre e su cui la Regione dovrà pronunciarsi entro fine anno. Fra le proposte che saranno incluse nel piano c’è anche la richiesta, avanzata da più parti, di creare sedi distaccate, scuole ex novo, oppure, come ha fatto il Comune di Padula con il Liceo Scientifico Beni Culturali, nuovi indirizzi formativi che risultano in linea con la vocazione territoriale in una provincia che punta sempre più su turismo, produzioni di qualità e cultura. Con il nuovo Piano a cambiare sarà anche il numero degli istituti comprensivi, procedendo ad una serie di accorpamenti per via delle aule vuote, diretta conseguenza del calo demografico registrato negli ultimi anni soprattutto in alcune aree a sud del salernitano. Diverse sono le proposte avanzate dai Comuni del Vallo di Diano: oltre a Padula, il Comune di Caggiano richiede che sia conservato anche per l’anno scolastico 2017/2018 l’attuale sistema, ovvero l’IC Caggiano-Auletta-Salvitelle. A Teggiano, invece, il Comune propone di aggregare all’Istituto Comprensivo di Teggiano, i plessi della Scuola di San Rufo. “Dagli incontri non sono emerse particolari criticità – assicura il consigliere provinciale delegato all’Edilizia scolastica, Gerardo Malpede – Sulle proposte c’è la massima condivisione. Sugli accorpamenti, invece, valuteremo caso per caso”