È il mare cilentano, le sue spiagge e le bellezze a consentire alla Campania di restare sul podio per il numero di Bandiere Blu assegnate dalla FEE (Fondazione per l’Educazione Ambientale). Un traguardo che inorgoglisce il Presidente del Parco Nazionale Cilento Vallo di Diano e Alburni che, nel commentare il risultato ottenuto, evidenzia come, la conferma arrivata dalla FEE per la qualità delle acque,va considerata come un’ulteriore spinta verso il rilancio del settore turistico puntando in particolare sul turismo sostenibile.
Dopo la Liguria, che si è vista assegnare ben 34 vessilli, sul podio si ritrovano tutte regioni del Sud ossia Puglia, Campania e Calabria. È infatti la Puglia la regione che si posizione al secondo posto con 24 vessilli e, a parimerito, Campania e Calabria al terzo posto con 20 bandiere blu. Per quanto riguarda il mare Calabrese, sono numerose le spiagge situate in Provincia di Cosenza ad essere state premiate, le più vicine alla parte a sud di Salerno, unica ad aver ottenuto gli ambiti riconoscimenti. Vessilli sono poi stati poi assegnati a tutte le spiagge di Maratea, unica area della Basilicata a affacciare sul Mar Tirreno, peraltro confinante con le spiagge dell’area protetta del Parco. Analizzando dunque le assegnazioni decise dalla FEE per questa stagione 2024, si evince come sia proprio il turismo balneare possa contare su qualità delle acque e caratteristiche generali di grande valore, offrendo grandi opportunità se adeguatamente sfruttate.
Delle 20 bandiere blu assegnate alla Campania, ben 13 sono i Provincia di Salerno, tutte, in particolare, assegnate a spiagge che rientrano nell’area protetta del Parco Nazionale Cilento Vallo di Diano e Alburni. Grazie al mare del Cilento e Golfo di Policastro, dunque, la Campania resta in Alto per numero di vessilli assegnati.
“Il merito di questo ormai consolidato riconoscimento – evidenzia orgoglioso il presidente del Parco Giuseppe Coccorullo – è senza dubbio dei Sindaci, delle Amministrazioni e soprattutto dei cittadini per il loro impegno per la tutela della natura, dell’ambiente e di tutto il territorio. Un riconoscimento non solo alla qualità delle acque di balneazione ma alla qualità della vita oltre che alla qualità dell’ambiente che premia lo sforzo delle amministrazioni interessate e di tutta l’area protetta nel coniugare le istanze di uno sviluppo turistico ecosostenibile e la conservazione di un ambiente naturale protetto ed incontaminato. Siamo sempre più proiettati a catturare importanti settori del turismo sostenibile – ribadisce Coccorullo – che consentirà di attuare una destagionalizzazione delle nostre attività turistiche che sicuramente sono attrezzate per accogliere nel migliore dei modi quanti sceglieranno il nostro Parco quale meta per le loro vacanze”.