{vimeo}147581570{/vimeo}
Tra carenze di personale, macchinari fatiscenti per la sanità salernitana i problemi non sembrano finire. Le disposizioni imposte dalla legge 161/2014 che obbliga alla riorganizzazione dei turni ed dice basta agli orari no-stop dei medici porta con se tanti disagi nell’azienda ospedaliera sanitaria con il commissario straordinario, Antonio Postiglione che ha demandato ai direttori sanitari le responsabilità di riorganizzare i turni. La prima reazione da parte è lo stop agli interventi programmati perché il problema è la mancanza di medici specialisti. Le organizzazioni sindacali, che hanno lamentato la mancanza di coinvolgimento, hanno attaccato duramente la Regione Campania parlando di “una carneficina”. Le prime ripercussioni si sono avute già in diversi nosocomi. Ad Eboli è stato chiuso il reparto di ginecologia con la protesta che è esplosa anche nel pronto soccorso con i pazienti in attesa di un intervento chirurgico non urgente trasferiti negli ospedali di Nocera e Vallo della Lucania. Al pronto soccorso il problema sarà la presenza di un solo medico di pomeriggio e di notte mentre le sedute operatorie settimanali scendono da quindici a tre. Anche all’ospedale Luigi Curto di Polla dove le sedute operatorie settimanali passano ad una con una riduzione degli interventi. Si tratta certamente di un colpo pesante inferto alla sanità campana e salernitana che si trova a non aver mezzi e uomini necessari a dare continuità all’assistenza sui territori.