Padula, continua a far discutere la scala degli orrori della Certosa di San Lorenzo

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La scala posizionata all’esterno della facciata della Certosa di San Lorenzo a Padula, presente ormai da diverso tempo, in queste ultime settimane è sempre più al centro del dibattito e della polemica tanto da spingere anche esponenti di caratura nazionale ed internazionale ad intervenire per chiederne l’immediata rimozione. Dopo l’allarme lanciato dal presidente dell’Osservatorio Europeo del Paesaggio Arco Latino Angelo Paladino, si sono poi registrati anche gli interventi di Alessandra Carlini membro della Commissione Italiana UNESCO che si è rivolta direttamente al Ministero della Cultura.

Un pugno in un occhio per il settecentesco monumento certosino la cui realizzazione sta suscitando un coro di polemiche e su cui è intervenuto anche il Direttore Generale dei musei dello Stato che ha annunciato di voler far luce sulla vicenda e sulla realizzazione della scala che, secondo quanto spiegato dall’ex dirigente della sopraintendenza dei beni culturali di Salerno Gianni Villani, è stata realizzata nell’ambito di un progetto di valorizzazione della Certosa di San Lorenzo di cui era progettista anche se, l’esecuzione non è stata da lui seguita dato che, prima dell’inizio delle opere, Villani è andato in pensione.

Il progetto iniziale, come ha spiegato l’ex direttrice della Certosa di San Lorenzo Emilia Alfinito, prevedeva la realizzazione di scale quali uscite di emergenza per la passeggiata coperta ma la loro realizzazione, i materiali e soprattutto il disegno dell’opera, non erano stati definiti all’epoca in cui era stato definito il progetto, in quanto, trattandosi di un bene di altissimo valore storico e culturale, si prevedeva l’indizione di un concorso di idee finalizzata ad individuare il progetto che più rispettava le caratteristiche storiche e meno impattante. Tutto ciò non è stato poi seguito nelle fasi successive e, chi abbia deciso di optare per una scala in alluminio decisamente fuori contesto e fortemente impattante visivamente, non è al momento ancora chiaro.

Oggi si registrano solo cori di proteste verso la scala che, a parziale giustificazione della sua realizzazione, viene ricordato come la stessa sia facilmente smontabile e che è stata posizionata al fine di rispondere alle esigenze progettuali che prevedevano anche il posizionamento delle scale antincendio.

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