La comunità di Polla rappresentata dal Sindaco Massimo Loviso, questa mattina, 5 gennaio, ha accolto presso l’aula consiliare Santa Chiara, il 20enne Michele Palma il più giovane laureato d’Italia che, lo scorso 5 ottobre, ha conseguito la laurea in Economia Informatica e, dopo pochi giorni, era già a Milano per proseguire negli studi verso la laurea magistrale. L’amministrazione comunale di Polla, questa mattina, ha dunque voluto festeggiare il giovane laureato con la consegna di una pergamena finalizzata a riconoscere a Michele Palma l’orgoglio di tutta la comunità per il suo risultato che, lo stesso Michele Palma, sogna di poter, un giorno, mettere al servizio del suo territorio.
Michele Palma, in un solo anno, è riuscito a superare 16 esami, ossia l’equivalente di due anni accademici, che gli anno consentito di poter discutere la tesi di laurea. Una discussione resa possibile grazie anche all’Università di Pescara che ha dovuto emettere una specifica delibera per consentire la discussione che gli è valsa il voto di 110 e lode. Alla cerimonia di consegna dell’encomio erano presenti anche gli assessori Federica Mignoli e Rossella Isoldi, oltre agli esponenti della minoranza consiliare Bruno Panza e Fortunato d’Arista. Una cerimonia dal sapore di speranza per il futuro e per le giovani generazioni che, dal lavoro di Michele Palma, si spera possano prendere esempio per la realizzazione dei loro sogni ed il raggiungimento dei loro obiettivi, come sottolineato dal Sindaco Massimo Loviso.
A festeggiare il giovane studente valdianese, anche molti dei suoi insegnati dell’Istituto Sacco di Sant’Arsenio frequentato da Michele Palma, con il Vice Preside Biagio De Luca che ha voluto congratularsi con il suo ex studente. Nel suo intervento, oltre a manifestare l’orgoglio della scuola per il risultato raggiunto, ha anche voluto sottolineare come, per il 20enne pollese, coltivare il senso di appartenenza significa riconoscere le proprie radici, avere l’obiettivo di migliorare se stessi pre migliorare il proprio ambiente ed il contesto in cui opera. “Michele – ha proseguito ancora il vice preside – ha saputo indicarci come, soltanto se ci mettiano nell’ottica di migliorare noi stessi, saremo vincenti e competitivi.