Si conferma un grande campione Giuseppe De Rosa che torna a casa, dal Portogallo, con un importante risultato raggiunto ed anche un bagaglio culturale ancora più ricco. La sua partecipazione all’ultramaratona Terra de Gigantes in Portogallo, che lo ha visto arrivare 14esimo sui 64 partecipanti, unico italiano, si è rivelata davvero entusiasmante per l’ultramaratoneta salese che, al ritorno a casa, ha commentato con grande entusiasmo l’esperienza vissuta, mettendo in particolare evidenza proprio le caratteristiche della gara che lo hanno portato ad una ulteriore crescita nell’ambito della sua passione sportiva.
“Porto a casa – ha commentato Giuseppe De Rosa – una vittoria personale che amplia le mie esperienze di viaggio in autosufficienza e che ha messo in discussione, con una tipologia di gara del tutto singolare in Portogallo, paese meraviglioso ed ospitale, il coraggio di sfidare i propri limiti in una nuova chiave di lettura delle proprie paure e insicurezze”. Di ritorno dall’ Horizontes Turismo Desportivo Terra de Gigantes che si è svolta nei giorni dal 16 al 19 gennaio, Giuseppe De Rosa ha evidenziato le difficoltà della gara che ha visto toccare il traguardo un numero limitato di partecipanti, tra cui anche il campione mondiale del Continetal Challenge del 2022 e 2024, toccando il traguardo come unico italiano su 64 partecipanti di diversa nazionalità. La World’s Marathon Terra de Gigantes attraversa il Portogallo tra il punto più alto continentale e l’Oceano Atlantico in un cammino di 303 Km percorsi in 74 ore, con partenza da Torre S. Estrela ed arrivo a Nazareth.
“Soltanto il 10% dei partecipanti è riuscito a concludere la sfida in autosufficienza- continua- e senza alcun supporto da parte dell’organizzazione. Sei letteralmente solo con te stesso, devi fidarti soltanto delle tue capacità ed istinti, affidarti alla forza mentale, perché sai di doverti orientare anche nel buio della notte utilizzando soltanto l’attrezzatura GPS. Un’esperienza unica ed indescrivibile, che si sviluppa lungo un percorso difficile da attraversare in questo periodo dell’anno per le condizioni meteo impegnative e la pendenza del terreno di oltre 10 metri. Un lungo e suggestivo itinerario non segnalato, reso ancor più difficile dal fatto che ci si ritrova spesso isolati, sapendo che le distanze da percorrere tra le basi vita oscillano dai 44 ai 50 km”