In un consiglio dei Ministri lampo il Governo ha deciso, come annunciato dal premier Giorgia Meloni nella conferenza stampa di inizio anno, di impugnare la legge regionale della Campania approvata lo scorso novembre e su cui, già i consiglieri di opposizione, avevano annunciato di voler ricorrere al TAR per le modalità di convocazione del consiglio regionale che ha poi deliberato a favore della nuova legge elettorale della Regione Campania che, di fatto, da il via libera alla candidatura al terzo mandato ma solo per il presidente uscente Vincenzo De Luca. Una decisione quella assunta dal Governo che ha trovato l’immediata replica del governatore Campano che, già questa mattina, ha indetto la conferenza stampa in cui ha chiarito la sua posizione ed ha attaccato il Governo ritenendo la decisione assunta una posizione contro la sua persona.
Nel corso della conferenza stampa di ieri del presidente del Consiglio Meloni, la stessa ha spiegato le ragioni che hanno spinto alla decisione evidenziando come, la legge elettorale approvata dal Consiglio della Regione Campania, vada in contrasto con alcuni articoli della Costituzione Italiana. Il Governo, prima di decidere sul ricorso, ha voluto fare chiarezza sulla competenza in materia elettorale delle regioni. Secondo l’art. 122 della Costituzione, la competenza spetta al Governo centrale, per tale ragioni si procederà con l’impugnativa. Inoltre, la legge approvata dal consiglio regionale campano per consentire la candidatura al terzo mandato di De Luca, andrebbe anche in contrasto con gli articoli 3 e 51 della Costituzione che riguardano l’uguaglianza tra i cittadini e il diritto di poter accedere in eguale maniera alle cariche elettive.
In riferimento all’annuncio del presidente Meloni, è intervenuto anche il Senatore Antonio Iannone che ha ricordato come, la legge approvata dal consiglio regionale nel novembre scorso, in realtà possa essere considerata una legge ad personam in quanto consentirebbe al solo De Luca di potersi candidare per il terzo mandato consecutivo. “De Luca – ha infatti dichiarato il senatore di Fratelli d’Italia – ha imposto ai consiglieri regionali di votare una legge ad delucam in una visione sovietica in cui tutto si può cambiare a seconda delle necessità personali, prima ancora che politiche”.
Questa mattina poi la replica del Governatore campano che, oltre ad attaccare il Governo per una decisione ritenuta contro la sua persona, ha anche ipotizzato che, la scelta del consiglio dei ministri, sia arrivata per la paura di lasciare la popolo la decisione. Un’affermazione a cui aveva però ricevuto una preventiva risposta dall’On. Fulvio Martusicello di Forza Italia che, immediatamente dopo la decisione del Consiglio dei Ministri, aveva suggerito a De Luca di dimettersi in maniera tale da andare subito alle elezioni, candidandosi alla presidenza prima di conoscere l’esito del ricorso. Il presidente della Regione Campania però, questa mattina, ha confermato di voler restare al suo posto e dunque non si dimetterà dalla carica di presidente della Regione Campania e si procederà senza che nulla cambi e con la stessa determinazione fin qui applicata