Spopolamento aree interne, Guzzo: “La questione va affrontata con coraggio”

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Lo spopolamento è un fenomeno che insiste, già da tempo, su gran parte della penisola italiana e riguarda soprattutto le cosiddette “aree interne”.

Di spopolamento delle aree interne e degli effetti sul paesaggio rurale e urbano si è parlato venerdì pomeriggio a Sala Consilina con l’Osservatorio europeo del paesaggio, ingegneri, architetti, Legambiente. E c’era la Provincia di Salerno con il vicepresidente Giovanni Guzzo.

“Il tema va affrontato col coraggio di chi fa politica per risolvere i problemi. – queste le sue parole – Non possiamo parlare di sviluppo e di investimenti se abbiamo norme obsolete e lontane dalle esigenze dei territori. L’Ente provinciale – ha dichiarato – si impegna ad attivarsi per un nuovo PTCP (Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale) considerato che l’ultimo è stato fatto nel 2012.”

“Quando si affronta la questione dello spopolamento non si può non parlare di denatalità e emigrazione giovanile, sono due importanti aspetti da indagare – ha sottolineato il vicepresidente della provincia – Qui entra in gioco la politica che non sempre fa la sua parte: in tema di welfare, ad esempio, il nostro Paese ha fallito essendo uno degli ultimi in Europa. Sull’emigrazione giovanile pensiamo a quanti ragazzi perdiamo perché dopo il cammino universitario non tornano più, o investono altrove o sono catturati da realtà più attrattive. E sono tanti, troppi, i ragazzi campani che scelgono università fuori regione. Lo spopolamento è spesso affrontato come un fenomeno inesorabile. Guardiamolo come una sfida, sì difficile, ma avvincente con politiche mirate al patrimonio umano che abbiamo come i giovani rientranti e portatori di nuove competenze”.

Al tavolo dei relatori, venerdì pomeriggio, c’era il Prof. Vito Cappiello, ordinario di Architettura del Paesaggio all’università Federico II di Napoli e uno dei protagonisti di un master sulle aree interne. Il vicepresidente Guzzo ha approfittato della sua presenza per proporgli di portare da queste parti. Sarebbe bello . ha detto – che la nostra provincia, a cui sono state finanziate ben 3 aree interne (Vallo di Diano, Cilento Interno e Sele-Tanagro Alburni) ospitasse il master. Noi – ha concluso Guzzo – come Ente provinciale ci impegniamo a parlarne. E il mio augurio è che sia l’inizio di un cammino virtuoso”.

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