Verifiche su voto ad Agropoli, Mutalipassi chiarisce la sua posizione

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Quanto emerso nel corso delle verifiche affidate alla Prefettura di Salerno sulle schede elettorali della sez. 21 di Agropoli, relative alle passate elezioni comunali del giugno scorso, è stato oggetto di polemiche che hanno spinto il sindaco del Comune, Roberto Mutalipassi, eletto proprio alle elezioni dello scorso anno, a commentare quanto sta accadendo, ma soprattutto intervenendo sulle accuse ricevute e sui dubbi che sono scaturiti dal commento del consigliere di opposizione in merito ad una sua estraneità alla vicenda.

Il primo cittadino annuncia l’intenzione di valutare una querela contro chi, scrive sul suo profilo social ufficiale “cerca di strumentalizzare i risultati della verifica disposta dal TAR Salerno”. Dalla Verifica effettuata erano risultate incongruenze i riferimento ai numeri dei voti risultanti dal conteggio delle schede e quelli riportati invece sui verbali ufficiali. Riconteggio delle schede effettuato sulla sola sezione n. 21 che aveva fatto emergere differenze sostanziali di circa una 40ina di voti anche se non tali da decretare mettere in discussione l’elezione del sindaco come invece si sarebbe decretato, almeno secondo quanto afferma il primo cittadino nel suo post in cui dice, dichiarando l’intenzione di valutare azione legale: “nei confronti di chi cerca di strumentalizzare i risultati della prima verifica disposta dal TAR Salerno, lanciando la notizia che il riconteggio delle schede scrutinate presso la sezione 21 decreti la mia sconfitta o peggio ancora insinuando che le incongruenze riscontrate siano in qualche modo a me imputabili”.

Mutalipassi chiarisce che toccherà alle autorità competenti valutare i dati, sottolinea che, in ogni caso, i numeri emersi non alterano il risultato elettorale. Nella sezione 21, infatti, la lista del prima cittadino eletto aveva ottenuto oltre 500 voti a fronte dei circa 100 ottenuti, a seguito verifica dal consigliere Pesce e quindi, come precisa il Sindaco “lo scarto di voti a mio favore resterebbe comunque amplissimo”. Ciò che spinge però il primo cittadino ad ipotizzare azioni legali sono i commenti a margine della notizia che insinuerebbero dubbi sul suo ruolo nella vicenda. A tal proposito, dichiarando di aver dato mandato al suo avvocato affinché gli sviluppi siano costantemente monitorati, sottolinea: “Tengo a precisare, anche a nome della coalizione che mi sostiene, di essere estraneo a qualsivoglia anomalia presente nelle schede elettorali in verifica, per cui ogni insinuazione di un mio coinvolgimento e/o collegamento con tali fatti sarà perseguita a norma di legge, costituendo un grave attentato alla mia immagine di politico e soprattutto di uomo”.

Annuncia inoltre che, laddove dovessero emergere irregolarità e incongruenze tali da ravvisare ipotesi di reato, è sua intenzione costituirsi parte civile contro i responsabili.

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