Operazione “Re Mida”, la sentenza: tutti assolti dall’associazione a delinquere, prescritti gli altri reati

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Dopo 14 anni è arrivata la sentenza per l’inchiesta “Re Mida” della procura di Napoli su un traffico illecito di rifiuti sfociata nel 2003 in 22 provvedimenti cautelari.

Il procedimento di primo grado iniziato nel 2007 è terminato con l’assoluzione dall’accusa di associazione a delinquere perché il fatto non sussiste e con la prescrizione per gli altri reati contestati ovvero disastro ambientale, traffico e smaltimento illecito di rifiuti. Tra gli assolti figurano anche Luigi Cardiello di Sant’Arsenio e Raffaele Diana.

Il primo attualmente è sottoposto ad una misura cautelare nell’ambito dell’inchiesta “Shamar” che un mese fa ha fatto venire alla luce un traffico illecito di rifiuti con presunti sversamenti di sostanze tossiche in terreni del Vallo di Diano. Anche il secondo è sottoposto ad una misura cautelare ma nell’ambito dell’inchiesta “Febbre dell’oro nero” che ha smantellato, sempre ad aprile scorso, un’altra organizzazione attiva nel Vallo di Diano specializzata nel traffico illecito di idrocarburi.

 

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