Lettera polemica di De Luca a Conte: promesse tradite e mesi di sottovalutazioni

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Il presidente della Regione Vincenzo De Luca ha inviato al presidente del consiglio Giuseppe Conte una lettera in cui lamenta le promesse tradite da Roma, attacca le decisioni “improvvisate” del governo e chiede più aiuti.

Ricorda a Conte che la Campania aveva “chiesto l’invio immediato da parte della Protezione Civile di 600 medici (con particolare attenzione agli anestesisti) e 800 infermieri. Ad oggi sono arrivati solo 22 medici e 81 infermieri”.

Passa subito dopo, in altro punto della lettera, a “sottolineare le sconcertanti affermazioni di consulenti sanitari nazionali relative alla Campania e che risultano assolutamente intollerabili a fronte dei ritardi gravissimi con cui il governo ha affrontato le questioni che riguardano la nostra Regione. Continuo a registrare – afferma il governatore – in particolare posizioni tanto irresponsabili quanto scollegate da ogni valutazione epidemiologica in relazione al mondo della scuola. Attendiamo che il Governo dica parole chiare, esca dai balbettii e si assuma responsabilità piene”.

Arriva quindi l’attacco durissimo. Secondo De Luca “dopo mesi di sottovalutazioni, di ottimismi forzati e di mezze misure, ci troviamo di fronte a decisioni improvvisate, male preparate e peggio motivate, e in un contesto nel quale molti operatori economici hanno visto non attuati gli impegni del Governo”.

“Nei prossimi giorni – assicura – verificheremo rigorosamente e puntigliosamente il rispetto degli impegni assunti dal Governo in relazione ai comparti economici colpiti dal Dpcm. Riteniamo grave il ritardo del Governo nella definizione di un piano socio economico nazionale di sostegno non per un mese, ma per tutta la fase di presenza dell’epidemia”.

Chiede infine la convocazione di un tavolo con la Regione per la messa a punto del piano di sostegno per i prossimi mesi.

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