Atena Lucana, aggressione in un centro di accoglienza. Arrestato 33enne locale

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33enne pregiudicato di Atena Lucana è stato arrestato nella notte dai carabinieri della compagnia di Sala Consilina per minacce e lesioni aggravate. L’uomo è stato fermato dai carabinieri della Stazione di Petina nella notte ad Atena Lucana. Il 33enne in evidente stato di ebbrezza è stato fermato dai militari dopo aver raggiunto una struttura di accoglienza per migranti ed essersi reso responsabile di minacce e lesioni ai danni di uno degli ospiti e di un’operatrice del centro.

L’uomo, raggiunto il centro che ospita cittadini extra-comunitari e richiedente asilo politico aggrediva un diciottenne di origini egiziane, ospite della struttura, scagliandosi anche contro una delle operatrici del centro e provocando lesioni ad entrambi. I militari, giunti sul posto lo hanno colto in flagranza di reato e, nel tentativo di fermarlo, sono stati a loro volta aggrediti. Il pregiudicato alla vista dei carabinieri si è scagliato contro di loro spintonandoli e provocando una contusione al collo per uno dei militari impegnati. Inoltre ha anche provocato danni all’auto dei militari dell’arma. Durante le fasi dell’aggressione il 33enne infieriva anche con minacce e ingiurie a sfondo razziale che, a seguito indagini, erano già stati manifestati attraverso il profilo social network dell’uomo, con post inneggianti a regimi totalitari e dal contenuto razzista e di intolleranza etnica.

L’uomo è stato quindi arrestato dai carabinieri con le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, minacce ed ingiuria aggravate dalla finalità dell’odio razziale; danneggiamento aggravato e guida sotto l’influenza dell’alcool. In riferimento proprio allo stato di ebbrezza il 33enne è stato sottoposto a controllo etilometrico ed  è stato rivelato un tasso alcolemico pari a 1,50 gr a litro pertanto gli è stata ritirata la patente, oltre ad essere stato posto in arresto e trasferito presso la casa circondariale di Potenza a disposizione dell’Autorità Giudiziaria

Anna Maria CAVA

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