Violenza sulle donne, progetto “Time Out” per frenare il fenomeno intervenendo sui soggetti violenti

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Curare chi commette la violenza è il primo passo per prevenire casi di disagio ma soprattutto di dover ancora raccontare casi di cronaca con la violenza perpetrata nelle famiglie.

Parte da questo presupposto, ossia dal riconoscere che, chi commette l’atto di violenza, in realtà è affetto da una patologia che necessita di assistenza per la sua cura, il progetto promosso dall’ASL di Salerno denominato Time Out attivo a Pontecagnano Faiano presso l’unità Operativa di Salute Mentale del locale Distretto Snaitario e che, in questi giorni, l’azienda sanitaria, sta promuovendo attraverso un nuovo video messaggio. Accanto all’ASL di Salerno, in questo progetto, è presente anche l’associazione “A voce alta” di Salerno e il Centro Italiano Femminile della Provincia di Salerno, e si pone come obiettivo quello di offrire supporto in particolare agli uomini per una riabilitazione dal comportamento violento.

Un modo per aiutare ad eliminare quegli atteggiamenti aggressivi identificativi come violenza di genere ma anche per prevenire tali atteggiamenti che possono spesso scaturire o comunque avere come primo campanello d’allarme il caso ad esempio di danneggiamenti di oggetti, molestie o intimidazioni così come anche i casi di imposizione di rapporti sessuali non desiderati. In questi casi la prima cosa da fare è intervenire chiedendo supporto agli specialisti per imparare a controllare tali atteggiamenti. Da qui l’iniziativa dell’ASL di Salerno.

Non è infatti sufficiente per gli specialisti aiutare la donna che è vittima delle violenze ma è fondamentali intervenire sulla persona che commette l’azione al fine evitare che altre donne possano restare vittime di quella stessa violenza, rischiando quindi di creare una escalation di casi. Il Centro per il Trattamento dei Comportamenti Violenti Time Out punta a far comprendere che, se si vuole affrontare al meglio il tema della violenza sulle donne, è necessario lavorare soprattutto nel trattamento del comportamento violento che, come fondamentale inizio richiede che l’uomo acquisisca la consapevolezza del problema, assumendosene la responsabilità.

Anna Maria CAVA

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