Vibonati, Borrelli scrive ai neo eletti in parlamento contro il provvedimento del 2015 della consegna della posta a giorni alterni

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Da diversi giorni nelle case dei cittadini del Vallo di Diano come del Golfo di Policastro, sono arrivate lettere degli uffici postali in cui viene spiegata la nuova modalità di consegna della corrispondenza.

La consegna della posta non avviene più tutti i giorni con regolarità saltando i soli giorni festivi ma il servizio di distribuzione della posta avverrà a giorni alterni. Una novità che non è piaciuta in particolare a Vibonati dove il consigliere di opposizione Manuel Borrelli ha scritto una lettera per richiedere ai neo eletti al parlamento Sen. Francesco Castiello e all’On. Marzia Ferraioli cosa si intende fare per cambiare l’attuale stato delle cose con la consegna a Vibonati, come in diversi altri paese della provincia di Salerno e di gran parte dell’Italia, della posta a giorni alterni.

La decisione era stata assunta da Poste Italiane già dal 2015, anno in cui sono iniziate le operazioni per l’attuazione del piano come da delibera n. 395 del 2015 del Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni e periodo in cui era anche stato realizzato il piano suddiviso in fasi per portare tutti i comuni individuati, gradualmente alla consegna della posta a giorni alterni. Che il comune di Vibonati come gran parte dei comuni del Golfo di Policastro del Cilento, degli Alburni e del Vallo di Diano era destinato ad essere raggiunto dalla misura del servizio di consegna posta a giorni alterni era cosa nota già dal gennaio 2017.

A distanza di oltre un anno e dopo il cambio alla guida dell’Italia a seguito delle elezioni dello scorso 4 marzo, Manuel Borrelli chiede con una lettera l’intervento dei neo eletti per cambiare le decisioni assunte in passato.

Nel ricordare come il processo sia partito già dal 2015 dai comuni più piccoli, Borrelli scrive: “Premesso che il servizio postale è essenziale ed un diritto della popolazione e che con questa Scellerata decisione molte piccole comunità vengono penalizzate allargando il gap infrastrutturale con ripercussione occupazionale e che la stessa stride con quanto previsto dalla Legge sui Piccoli Comuni, si richiede al Sindaco Brusco di adottare ogni forma di protesta contro la decisione di Poste Italiane e al Senatore Castiello e all’On. Ferraioli essendo rappresentanti di questi territori, di sollecitare il Ministro dello sviluppo economico affinché intervenga per una modifica del piano”

Anna Maria Cava

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