Lo scorso martedì 17 settembre, come disposto dalla procura della Repubblica di Latina, è stato riesumato il corpo di Gerardo Chintemi, l’anziano deceduto la scorsa primavera e che, secondo quanto raccontato da Mario Eutizia, sarebbe stato l’ultima vittima dell’uomo che si occupava della gestione dell’anziano. Il Badante Killer, si sarebbe infatti costituito a Caserta, pochi giorni dopo la morte del 96enne di Vibonati che, secondo i rilievi e le indagini effettuate dalla Procura di Latina a cui è stato assegnato il caso, sarebbe l’unico elemento a disposizione degli inquirenti per poter realmente ricostruire quanto accaduto alle presunte vittime di Eutizia ed in che modo sarebbero state uccise, oltre che verificare la ricostruzione fornita dallo stesso badante.
Le altre presunte vittime, infatti, secondo quanto emerso sarebbero state cremate e, pertanto, non è possibile rilevare sui loro resti elementi utili alle indagini. Solo il 96enne di Vibonati è dunque l’unica pista perseguibile dai magistrati che ne hanno disposto la riesumazione del corpo per effettuare l’autopsia che è stata eseguita nella stessa giornata di martedì 17 presso l’Ospedale di Agropoli anche se bisognerà attendere circa un paio di mesi prima di conoscerne l’esito e quanto emerso dai campioni prelevati dal corpo dell’anziano. Un momento di grande tristezza per i familiari del 96enne che hanno voluto essere presenti al momento della riesumazione del corpo e che hanno chiesto, anche attraverso il medico legale di parte di verificare, in corso di autopsia, anche lo stato dell’esofago e della trachea dell’anziano dato che, negli ultimi periodi, avevano notato che, il badante, facesse un uso esagerato dell’aspiratore tracheale ritenendolo necessario per liberare l’anziano dai muchi.
Durante l’utilizzo di tale apparecchiatura pare che la vittima lamentasse profondi dolori e, secondo il racconto dei familiari, pare inoltre che negli ultimi giorni di vita, Mario Eutizia, aveva aumentato la somministrazione di ossigenoterapia. Nel corso dell’autopsia sul corpo di Gerardo Chintemi, il medico legale, oltre ad eseguire diversi prelievi su diverse parti del corpo ha anche prelevato il pacemaker. Ora, quanto raccolto sarà attentamente analizzato e, nel giro di un paio di mesi, sarà consegnata la relazione dell’esame autoptico alla Procura di Latina.