Emergono nuovi elementi sulla vicenda che ha visto coinvolto il bimbo di 9 mesi di Vibonati, arrivato in ospedale al SS Immacolata di Sapri, lo scorso giovedì 5 giugno, in gravissime condizioni e, successivamente, trasportato d’urgenza, in eliambulanza all’Ospedale Santobono di Napoli dove è tuttora ricoverato. Le condizione in cui il piccolo è arrivato al pronto soccorso e i conseguenti traumi riscontrati sul corpicino del piccolo, hanno spinto i sanitari a presentare una denuncia ai carabinieri con il conseguente avvio di una indagine per cercare di capire cosa abbia provocato sul bimbo le ferite alle costole, il trauma al femore e i danni neurologici accertati che hanno spinto i sanitari del Santobono ad effettuare un doppi intervento chirurgico per cercare di salvargli la vita. L’avvio delle indagini ha imposto anche un freno ai bollettini medici sulle condizioni del bambino e, successivamente, ha anche portato alla sospensione della potestà genitoriale della madre del bimbo che, ora, attraverso il suo avvocato, ha presentato la richiesta di revoca della sospensione della potestà genitoriale avvalendosi anche di una serie di elementi che proverebbero il suo impegno per tutelare la salute del piccolo. Secondo quanto riferito infatti dall’avvocato, pare che, la salute del bimbo abbia cominciato ad essere compromessa dallo scorso aprile, a seguito della somministrazione del vaccino. I racconti della madre, infatti, confermando quanto già inizialmente dichiarato, parlano di febbre e gonfiore alla gamabetta del bimbo che avevano spinto la donna a rivolgersi in più occasioni ai sanitari dell’ospedale Dell’immacolata di Sapri oltre a chiedere anche con il pediatra ed, infine, con il medico che aveva somministrato il vaccino al bimbo nell’aprile scorso. In nessuno dei casi in cui la donna aveva portato il bambino in ospedale per assistenza al malessere che riscontrava in un lasso di tempo di oltre un mese, senza reazioni positive ai farmaci somministrati, secondo quanto affermato dall’avvocato Loschiavo, sono stati riscontrati i traumi al femore, nonostante, secondo quanto dichiarato dai sanitari, le lesioni alla gamba sarebbero datate ma mai diagnosticate. Una vicenda che dunque si tinge sempre più di giallo portando anche ad ipotizzare che, i danni neurologici del bimbo possano essere di origine naturale così come le costole che, a parere dell’avvocato della madre, potrebbero essere dovute a malformazioni congenite