Sequestro per 787 mila euro a carico del legale rappresentante di una società per truffa aggravata ai danni del Comune di Valva. L’operazione, eseguita nella giornata di ieri 16 maggio, è stata portata a termine dagli agenti della Squadra Mobile della Polizia di Stato di Salerno che hanno dato seguito al provvedimento emesso dal GIP del Tribunale di Salerno nell’ambito di una indagine nei confronti di pubblici ufficiali, attuali ed ex amministratori del Comune di Valva e di un imprenditore, indagati, a vario titolo, per i reati di falso ideologico, turbata libertà degli incanti e truffa aggravata ai danni di Ente pubblico.
Il provvedimento trae origine dalle indagini avviate a seguito di una denuncia sporta, nel novembre 2023, dal Sindaco del Comune di Valva), in merito ad una serie di illeciti concernenti l’esecuzione di un ingente appalto finalizzato alla “sistemazione idrogeologica” del territorio in località San Abbondio, affidato con procedura ad evidenza pubblica dalla precedente amministrazione. Dagli elementi acquisiti nelle indagini preliminari e, comunque, da sottoporre al vaglio dibattimentale, sarebbero emerse contestazioni di falso ideologico a carico dell’ex sindaco, del suo vice e di un ex assessore comunale, poiché, in concorso tra loro e unitamente all’amministratore della società aggiudicataria dell’appalto, ritenuto istigatore, durante l’esecuzione delle opere, avevano attestato falsamente l’insorgenza dei presupposti per la redazione di perizie di variante al progetto iniziale, nonché l’avvenuta conclusione dei lavori oggetto dell’appalto.
Il reato di falsità ideologica è stato inoltre contestato, oltre che all’imprenditore anche a carico del Responsabile Unico del Procedimento e della persona incaricata a supportare l’attività del RUP, al direttore dei lavori e al collaudatore dell’opera che avrebbero falsificato i certificati, attestati di regolare esecuzione dei lavori e il verbale di collaudo dell’opera consentendo alla società indagata e destinataria del provvedimento di sequestro, di incassare indebitamente le somme contemplate dai vari stati di avanzamento dei lavori, pari a 787 mila euro, e di acquisire illegittimamente la classificazione per l’esecuzione di lavori di categoria “super specialistica”, inducendo, peraltro, in errore la Società Organismo di Attestazione “ImpreSoa S.p.A.”, competente per il rilascio dell’attestazione in argomento. A carico dell’imprenditore sono inoltre state contestate anche le ipotesi di turbata libertà degli incanti per l’aggiudicazione dei lavori di “sistemazione idrogeologica”, bandite nei comuni di Ottati, per oltre 683 mila euro, Casaletto Spartano per lavori di oltre 468 mila euro, e Padula per lavori di importo complessivo di oltre 411 mila euro.
A seguito delle indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Salerno, il GIP ha ritenuto sussistenti solo le ipotesi di reato di falsità ideologica e truffa aggravata pertanto non sono state emesse misure cautelari nei confronti degli indagati ma è stato disposto il solo sequestro preventivo a carico dell’imprenditore per un importo complessivo di 787 mila euro. Una decisione, quella assunta dal GIP, che è comunque suscettibile di impugnazione da parte della Procura con la possibile modifica anche delle misure cautelari nei confronti degli indagati