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Era il 17 dicembre 1999 quando il mondo prese finalmente coscienza del terribile fenomeno legato alla violenza sulle donne. Un fenomeno che ha portato negli anni ad un numero sempre crescente di donne che hanno perso la vita a causa della predominazione dei loro partner o comunque da parte dell’altro sesso. In quella data, l’Assemblea generale delle Nazioni Unite decise di dire basta al silenzio e di dare un forte segnale a tutto il mondo per frenare il terribile fenomeno. Purtroppo da allora poco è cambiato in senso positivo, mentre invece i dati continuano ad essere sempre più allarmanti con sempre più donne che perdono la vita o comunque vengono segnate nel fisico permanentemente per colpa della violenza scatenante di esseri spregevoli. Da diversi anni il Vallo di Diano, grazie anche alla costituzione del comitato Se Non Ora Quando Vallo di Diano, uno dei primi comitati in Italia ad essersi costituito a fianco del comitato Se Non Ora Quando Nazionale ha preso coscienza della violenza sulle donne. Ogni anno sono diversi gli appuntamenti che vengono organizzati per sensibilizzare verso la problematica. Da diverse parti sono arrivate manifestazioni di sostegno alla lotta contro la violenza sulle donne. Nelle scorse settimane la Consulta delle amministratrici, ha deciso di istallare una panchina color rosso sangue in ogni comune a simboleggiare la contrarietà di quel paese alla violenza sulle donne. Inoltre sulle facciate di diversi comuni di tutto il Vallo di Diano, sono apparsi lunghi drappi rossi, anche in questo caso a manifestare la volontà di impegnarsi per far si che mai più si verifichino fatti drammatici legati alla morte o alla violenza in genere perpetrata sulle donne. I municipi, quindi, per questa giornata Internazionale contro la Violenza sulle donne si sono vestiti di rosso sangue per smuovere le coscienze dei propri concittadini e sensibilizzarli affinché si uniscano alla lotta contro il fenomeno. E di questi tristi e purtroppo sempre troppo attuali casi di donne che sono rimaste vittime dei propri uomini o comunque della prepotenza, ne ha voluto parlare anche il Circolo Sociale Carlo Alberto 1886 che, ieri sera, si è riunito presso l’ex cinema Orchidea di Padula per presentare il libro di Agnese Belardi “A Muso Duro” che racconta proprio vicende di donne vittime di violenza ma che sono riuscite a rialzarsi. In questo mdo, Felice Tierno e il Circolo Carlo Alberto hanno voluto anche lasciare un messaggio di speranza