Lo sviluppo turistico passa dalla condivisione di offerte che racchiudano tutte le eccellenze presenti sul territorio per una crescita omogenea del settore. Un punto di partenza che sta portando l’assessore e vice presidente della Comunità Montana Vallo di Diano Antonio Pagliarulo al coinvolgimento del territorio e di chi opera nella quotidianità nel settore turistico favorendo un confronto in grado di creare pacchetti turistici che possano attirare l’interesse dei visitatori.
Dall’ente montano si sta dunque puntando sul turismo come fonte di sviluppo del territorio e lo fa attraverso una serie di incontri formativi promossi nell’ambito del progetto finanziato dalla Regione Campania con fondi POR FESR 2014/2020 che partiranno domani 6 ottobre dalla sede della Comunità Montana Vallo di Diano in loc. Vascello a Padula. Gli incontri, condotti dall’esperto di turismo esperienziale Rosario D’Acunto, sono destinati a tour operator e agenzie di Viaggio, operatori del settore dell’accoglienza e della ristorazione, e operatori del terzo settore, saranno coinvolti in un percorso di creazione dell’offerta turistica per arrivare alla definizione di pacchetti che, racchiudendo tutte le eccellenze culturali, storiche, paesaggistiche, enogastronomiche e naturalistiche del territorio, possano raccogliere l’interesse dei viaggiatori.
Il programma di incontri che partiranno domani 6 ottobre si articolerà in 3 fasi per un totale di 24 appuntamenti. Si partirà con l’analisi del “Saper Fare” degli operatori del settore con 3 distinti appuntamenti riservati alle attività del settore dell’accoglienza e della ristorazione, successivamente saranno coinvolte le associazioni del terzo settore ed infine i tour operetor e le Agenzie di Viaggio. Dopo la fase dedicata al Saper Fare si passerà alla definizione dei livelli qualitativi dell’offerta integrata ed, infine, si passerà alla Definizione dei Pacchetti Turistici.
“L’obiettivo – spiegano dalla Comunità Montana Vallo di Diano – è la costruzione, con attività di progettazione partecipata, della reale offerta del territorio per definire una identità precisa che prescinda dalle tendenze del mercato, sempre volatili, e affondi la sua essenza nelle radici del territorio e del saper fare. In questa prospettiva, poi, si inserisce la necessità di definire dei livelli qualitativi di offerta per rendere più comprensibili e meglio comunicabile, la specificità del territorio. Oggi – sottolineano ancora dall’ente montano – il turismo e la capacità di attrazione del territorio si muove nella direzione di definire una serie di prodotti che siano spendibili in un mercato in cui il turista vuole sentirsi sempre di più cittadino temporaneo e partecipe dei processi di trasformazione territoriale”.