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L’introduzione dell’euro non sembra abbia apportato i benefici annunciati e tanto attesi. E, a oltre 12 anni dalla sua introduzione, si allarga sempre più il fronte della protesta e di chi chiede la reintroduzione della lira. In quest’ottica e recependo le istanze della popolazione, non solo delle classi meno abbienti ma anche di cittadini appartenenti a qualsiasi ceto sociale, esasperati da una condizione che continua a renderli sempre più poveri, il Movimento di Base Italia ha depositato presso al Corte di Cassazione una richiesta di indizione del Referendum Popolare per l’Abrogazione dell’euro e del decreto Legislativo che ne ha regolamentato l’introduzione cioè il 213 del 24/06/1998. La raccolta delle firme è attiva dallo scorso 17 febbraio con tantissimi volontari impegnati nella raccolta delle 500 mila firme necessarie per l’indizione del referendum entro 90 giorni. Il Movimento di Base Italia ha provveduto ad interessare anche il Vallo di Diano Cilento e Sele, e in data 15 marzo 2014, lo stesso movimento ha protocollato e depositati i moduli necessari alla raccolta firme presso i comuni di Auletta, Battipaglia, Buccino, Caggiano, Capaccio, Castel San Giorgio, Eboli, Montesano sulla Marcellana, Padula, Paestum, Pertosa, Petina, Polla, Pontecagnano, Sala Consilina, Salvitelle, Salerno, San Pietro al Tanagro, Sant’Arsenio, Sassano, Scafati e Teggiano. E’ quindi già possibile recarsi presso la sede Municipale degli stessi comuni per sottoscrivere l’iniziativa dell’indizione Referendum No Euro. “L’obiettivo – ha dichiarato il presidente dell’Unione Movimenti di Liberazione Filippo Sciortino – è quello di ricominciare ad avere una sovranità monetaria nazionale, concetto che non vale soltanto per l’Italia ma per tutti i Paesi dell’Unione che stanno subendo la crisi. La banca nazionale svizzera – continua Sciortino – ha dichiarato recentemente che lo Stato che guadagnerebbe di più a lasciare l’euro sarebbe l’Italia. Con l’introduzione dell’euro il nostro Paese ha dovuto sottostare a dei diktat che hanno impedito la crescita delle aziende e questo è accaduto anche negli altri Paesi europei che stanno subendo la crisi”. In virtù anche delle dichiarazioni del presidente dell’UML, Daniele Barone, responsabile del Coordinamento Provinciale di Salerno del Movimento Base Italia, invita la popolazione ad aderire all’iniziativa sottoscrivendo il Referendum No Eruo presso la propria sede municipale