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“La mia posizione, partendo dalla critica forte a quanto deciso, è quella di trovare la chiave per permettere che il territorio a sud della provincia di Salerno possa essere inserito in questa zona” è il commento del membro del direttivo nazionale del Nuovo Cdu Nicola Ammaccapane che commenta l’esclusione del Vallo di Diano dalle Zone Economiche Speciali.
“Da più parti – scrive Ammaccapane – si ergono commenti e lamentele sull’assenza del Vallo di Diano e del Cilento dalla Zes, zona economica speciale. Commenti e lamentele giustificate anche se, forse, un po’ in ritardo […] Troppo facile piangere ora sul letto versato”. Per il dirigente del Nuovo Cdu “oltre alle lamentele occorre proporre soluzioni” evitando l’ennesimo smacco al territorio.
“Il nostro obiettivo principale – prosegue – è far rientrare le zone interessate. Perché non può essere altrimenti e perché non possiamo essere abbondati in nome di logiche assurde e personalistiche”. Nella nota Nicola Ammaccapane ricorda come “per l’istituzione delle Zes […] alla Campania erano stati assegnati 5.467 ettari dal Decreto del presidente del Consiglio dei ministri” ma “la Giunta Regionale […] con il Piano di sviluppo ne ha coperti 5.154, lasciando fuori circa 300 ettari, ed in particolare una parte strategica della Provincia di Salerno”.
“Perché – chiede Ammaccapane – nel percorso di confronto e concertazione che la Regione Campania avrebbe dovuto colloquiare con il territorio. Perché sono stati dimenticati i Comuni, le organizzazioni sindacali e quelle delle imprese, con tutto il partenariato sociale ed economico dell’area del Cilento, Vallo di Diano, del Golfo di Policastro, degli Alburni? Le aree Pip di Polla e Teggiano – chiude Ammaccapane – possono e devono rientrare negli “ettari” lasciati fuori dalla regione Campania. E’ un obbligo e un dovere verso un territorio sempre e solo abbandonato”.
Giuseppe Opromolla