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In occasione della festa della mamma, domani, l’AIRC è come ogni anno in 3700 piazze in tutte Italia con l’Azalea della Ricerca. “Non un semplice fiore – sottolineano dall’Associazione – ma una preziosa alleata della salute al femminile che, dal 1984 ad oggi, ha contribuito a migliorare la qualità di vita delle donne grazie ai risultati raggiunti nell’ambito della prevenzione, diagnosi e cura del cancro al seno e agli organi riproduttivi”.
Domani 20mila volontari AIRC saranno impegnati per dare continuità ai progressi della ricerca attraverso la distribuzione di delle azalee con le quali sarà possibile fare uno speciale regalo a tutte le mamme.
Anche il Vallo di Diano, com’è ormai consuetudine, partecipa alla manifestazione. I banchetti saranno presenti nelle piazze di Sala Consilina (Piazza Umberto I), San Pietro al Tanagro (Piazza Quaranta), Sant’Arsenio (Piazza Europa), Polla (Via XX Settembre), Pertosa (Piazza De Marco), Casalbuono (Piazza Pisacane). E Padula dove, per il 16° anno consecutivo, il “Circolo Sociale Carlo Alberto 1886” è tra le duemila associazioni che aderisce alla manifestazione nazionale. A conferma dell’impegno che lo storico sodalizio profonde in attività, oltre che culturali, anche sociali e solidali. Domani il presidente Felice Tierno e i soci saranno impegnati a distribuire l’azalea con banchetti allestiti nei punti nevralgici del paese: Piazza Umberto I; Viale Certosa; Convento di San Francesco; Piazzale Chiesa di Sant’Alfonso de’ Liguori; e nella frazione Scalo.
A fronte di un contributo di 15euro, oltre all’azalea, i volontari distribuiranno unaÂÂÂÂÂ GuidaÂÂÂÂÂ con informazioni sui più recenti progressi della ricerca, commenti degli esperti e indicazioni sull’importanza di adottare abitudini e comportamenti salutari.
“L’Azalea dell’AIRC – ricordano i promotori – ha dato un contribuito straordinario all’avanzamento della ricerca, portando la sopravvivenza delle donne colpite da un tumore al seno a cinque anni dalla diagnosi dal 78 all’87% solo negli ultimi due decenni. Un traguardo importante, che conferma la necessità di rinnovare gli studi in questo ambito”.ÂÂÂÂÂ
Rosa ROMANO
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