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Tiene banco in questi giorni il tema delle vaccinazioni con i timori di vedersi imporre nuove restrizioni in vista dell’autunno.
Nelle ultime ore sono stati presentati i dati sullo stato di immunizzazione raggiunto in Italia con l’80% della popolazione coperto almeno dalla prima dose di vaccino, ma solo al raggiungimento del 90% delle somministrazioni, ci si può tranquillizzare. Un dato che preoccupa riguarda le vaccinazioni nella fascia di età compresa tra i 50 e i 59 anni. Mancano infatti all’appello circa 2 milioni di italiani over 50 che non hanno ancora ricevuto neanche la prima dose, portando ad ipotizzare di rendere obbligatorio il vaccino per tutti. Un obbligo che, secondo il consigliere regionale Pellegrino, potrebbe essere evitato rendendo noti i dati scientifici che evidenziano l’efficacia del siero, soprattutto per ridurre l’aggressività.
“I numeri parlano chiaro, – dichiara il consigliere regionale di Italia Viva – il 100% degli attuali ricoverati in Terapia intensiva all’Ospedale “Cotugno” di Napoli non sono vaccinati. La pandemia, continua a mordere e il solo strumento per contenerla è il vaccino. Ritengo che un’attenta analisi dei dati scientifici può convincere gli scettici del vaccino. Un’opportuna comunicazione – continua – consentirebbe di arrivare a coloro che continuano a nutrire timori in merito. Ciò non significa fare terrorismo. Piuttosto definirei terrorismo il lavoro fatto da chi evoca il lockdown in un momento in cui non ci sono i numeri che lo giustificherebbero”. Il raggiungimento di un’alta percentuale di vaccinati diventa anche fondamentale per riprendere una regolare funzionalità negli ospedali che, a causa del covid, soprattutto nella stagione autunnale ed invernale, fanno registrare un numero altissimo di ricoverati e che, laddove vi sia ancora un’alta percentuale di pazienti covid, impedirebbe l’ingresso e quindi le cure di pazienti affetti da altre patologie anche gravi.
“Il diritto alla salute – precisa il consigliere regionale sassanese – è un principio costituzionale ma c’è un dato oggettivo che non si può ignorare: con più persone vaccinate avremmo ospedali meno affollati e più opportunità di cura anche per i pazienti affetti da altre patologie. Dunque, scegliere di non vaccinarsi non attiene al principio di libertà ma al principio diÂÂÂ irresponsabilità. La Regione Campania – conclude – sta svolgendo un ottimo lavoro, mettendo in campo strumenti di facilitazione e incentivazioni a tutto campo”.
Anna Maria CAVA