“Vacanze Italiane”, le 5 vele del Cilento e il Vallo di Diano tra le proposte di Legambiente e Touring Club Italiano

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Il Cilento e il Vallo di Diano tra i protagonisti della prossima stagione estiva in Campania, tra trekking, percorsi in bici o a cavallo e cammini storici, con le “Vacanze Italiane”, le proposte per un’estate sicura nel Belpaese presentate da Legambiente e Touring Club Italiano. La nuova guida on line che raccoglie in tutta Italia oltre 200 itinerari, presenta la Campania più autentica e forse meno conosciuta, raccontando le località 5 vele del Cilento, ma anche le vacanze in cantina nel Parco Nazionale del Vesuvio, passando per antichi percorsi e cammini storici dell’entroterra cilentano, o in alternativa canoa e kayak nel Parco del Matese.

Per questa estate 2020, segnata dall’emergenza Covid, prevalgono le mete dell’entroterra e le proposte a piedi, a cavallo o in bicicletta, dove le modalità di spostamento già garantiscono di per sé il necessario distanziamento fisico. Legambiente per gli amanti del mare segnala la Guida Blu con ben quindici località marine e sette lacustri insignite delle cinque vele 2020. Tra queste due sono in Campania: il comprensorio turistico Cilento Antico (con Pollica-Acciaroli e Pioppi, Castellabate, San Mauro Cilento e Montecorice) e la Costa del Mito (con il comune di Camerota in testa seguito dai comuni di San Giovanni a Piro-Scario Centola-Palinuro e Pisciotta). Tre vele invece per il Golfo di Policastro (Sapri e Vibonati).

Per gli  itinerari in Campania si segnalano il cammino di San Nilo nel Cilento bizantino con partenza a Torraca e arrivo a Palinuro, e il  trekking lungo la Valle dell’Orchidee nel Vallo di Diano. “La stagione estiva di quest’anno sarà molto particolare e ci costringerà al distanziamento fisico – dichiara Francesca Ferro, direttore di Legambiente Campania –, ma può diventare l’occasione per riscoprire un turismo di prossimità, più sostenibile e legato alla mobilità dolce, all’insegna del rispetto e della scoperta di un grande patrimonio ambientale e culturale”.

Antonella D’ALTO

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