La crisi economica morde ma la gente ha bisogno di viaggiare e rilassarsi dopo mesi di restrizioni. Chi ambisce ad una vacanza da sogno, contenendo i costi, è però facile preda di truffatori. Questa estate il rischio raggiri nel settore delle vacanze è elevatissimo, lo afferma il Codacons, intervenendo sull’allarme lanciato dalla Polizia Postale: i consumatori devono prestare la massima attenzione per non perdere i propri soldi e ritrovarsi senza alcuna sistemazione dove trascorrere la propria villeggiatura.
Il fai da te, quando si parla di viaggi e vacanze, rappresenta la scelta di una larga fetta di consumatori ma occorre stare particolarmente attenti.
Il Codacons ha deciso quindi di lanciare una campagna in tutta Italia contro le truffe sulle vacanze estive, offrendo assistenza legale a quei cittadini che, nelle prossime settimane, dovessero subire raggiri nel settore del turismo. Tutti gli interessati possono inviare una mail all’indirizzo info@codacons.it o rivolgersi alle sedi locali dell’associazione.
La crisi che attanaglia il nostro paese, con inflazione alle stelle e prezzi rincarati in tutti i settori, compreso quello turistico, alimenta il rischio di truffe e raggiri nella scelta delle vacanze estive e delle strutture ricettive – spiega il Codacons – La criminalità specializzata sfrutta proprio tale situazione e l’esigenza dei cittadini di risparmiare sui costi delle villeggiature per mettere in atto truffe sempre più sofisticate.
Un pericolo che riguarda soprattutto case-vacanza e alloggi pubblicizzati sul web, spesso strutture da sogno offerte a prezzi molto bassi allo scopo di attirare il maggior numero possibile di vittime – prosegue l’associazione – Annunci che riportano foto dettagliate ma non l’indirizzo preciso delle abitazioni, spesso senza riferimenti e numeri telefonici di chi gestisce tali strutture, per il cui affitto vengono richiesti via mail pagamenti su carte ricaricabili o altri strumenti non tracciabili.
Il rischio concreto è non solo quello di versare soldi per strutture inesistenti, ma anche scoprire, una volta arrivati a destinazione, di non avere alcun alloggio dove soggiornare – avverte l’associazione.