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Il Comune di Polla, retto dal sindaco Massimo Loviso, è pronto a impiegare i percettori del reddito di cittadinanza nei c.d. PUC - Progetti di Pubblica Utilità.
Ne ha approvati due: "La cultura al servizio del cittadino" e "Tutelo la mia città" che vedranno al lavoro i beneficiari del sussidio in attività di carattere culturale e tutela del territorio. I partecipanti - è stabilito - dovranno rispettare l’obbligo di impegnarsi per almeno 8 ore settimanali (fino ad un massimo di 16) per un anno, ma il periodo può anche avere una diversa durata a seconda delle caratteristiche e delle necessità dell’Ente.
Loviso è uno dei tanti sindaci e amministratori del comprensorio valdianese, ma non solo, che si stanno lamentando in quanto nonostante abbiano approvato i progetti poi di fatto non riescono a impiegare i percettori dicono "per via della troppa burocrazia". I Comuni sono responsabili dei PUC infatti i progetti sono a titolarità dei Comuni ferma restando la possibilità di svolgerli in gestione associata. Qui, è stato deciso, si farà con il Consorzio sociale Vallo di Diano Tanagro Alburni.
Per quanto riguarda le coperture assicurative, i percettori impiegati devono essere assicurati contro gli infortuni e le malattie professionali presso l’INAIL. L'Assemblea del Consorzio sociale ha deliberato che tali oneri devono essere anticipati dai Comuni e poi l'Ente consortile procederà al rimborso. La palla in sostanza è passata in mano ai Comuni che devono garantire subito la copertura assicurativa per partire.
"Le spese di tale iniziativa - dicono da Polla - saranno coperte dalle risorse del Fondo Povertà e del PON inclusione. Il Comune è pronto con i progetti e non abbiamo nessun problema ad anticipare le somme. Siamo in attesa delle linee guida da parte del Consorzio".
Rosa ROMANO