La Banca Monte Pruno ha preso parte ieri mattina all’incontro dal titolo “Le società di persone e registro delle imprese: uno sguardo sull’esistente e sulle prospettive di riforma” svoltosi presso l’Aula Catania della Scuola di Giurisprudenza dell’Ateneo salernitano. L’evento è stato realizzato in continuità con la due giorni di studi “Problemi e prospettive attuali nella disciplina delle società di persone: tracce di una possibile riforma” organizzata grazie all’impegno del Prof. Giuseppe Fauceglia, Ordinario presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Salerno, tenutesi a novembre scorso presso il suggestivo scenario dell’Antico Arsenale della Repubblica di Amalfi.
La Banca Monte Pruno ha continuato ad essere partner primario dell’evento, durante il quale autorevoli professori delle più importanti Università d’Italia si sono confrontati sullo stato attuale della disciplina normativa sulle società di persone, con l’obiettivo di fornire una traccia per un progetto di riforma della stessa rispetto alle attuali dinamiche di mercato. Durante i saluti introduttivi, è intervenuto il Direttore Generale della BCC Monte Pruno, Cono Federico, che nel sottolineare la collaborazione con la Scuola di Giurisprudenza dell’Ateneo, ha dichiarato:
“Il nostro coinvolgimento in questi incontri è fondamentale per proseguire nel percorso di vicinanza alle istituzioni che contribuiscono alla crescita della comunità, grazie all’impegno ed alla presenza di illustri relatori, analizzando tematiche così significative. Il progetto di riforma, qui discusso – ha proseguito il direttore Federico -, acquisisce notevole importanza perché potrà introdurre correttivi idonei a facilitare trasparenza delle informazioni, anche contabili, e forme di rendicontazione semplificata che possono essere utili anche nella prospettiva della loro finanziabilità. Sull’argomento, infatti, le normative contabili in tema di società di persone, non contemplando le informazioni richieste dalle direttive Eba per i finanziamenti bancari alle imprese, rischiano concretamente di rendere non finanziabili società semplici, snc e sas di piccole dimensioni”.