“Il sistema di emergenza 118 dell’Asl Salerno è allo sbaraglio”. La denuncia arriva dal dottor Carmelo Accetta, rappresentante territoriale Uil Medici Asl Salerno che, dalle pagine di LeCronache – mette in evidenza la mancanza assoluta di progettazione e organizzazione. “Si piazza – commenta – l’ambulanza sulla postazione a prescindere dal personale che l’equipaggia e dal servizio che eroga per assicurare assistenza. La popolazione, rassegnata, affolla anche per un punto di sutura o per un semplice prurito il Pronto Soccorso di riferimento creando congestione, stanchezza negli operatori e ritardo nell’assistenza per i codici di media e alta criticità. Avventatamente e sconsideratamente, il responsabile dell’UO inserisce auto mediche senza criterio, nei vari distretti sanitari, facendo di tutta l’erba un fascio, senza alcuna logica territoriale, prevedendo una localizzazione pro tempore di 15 giorni in un territorio e 15 giorni dal lato opposto dello stesso, aumentando sempre di più il disagio al cittadino e dimenticando che l’organizzazione deve essere necessariamente programmata in rapporto alla geografia del territorio con lo scopo di garantire interventi in tempi utili”
In particolare nel lotto 15 – racconta – insistono 6 postazioni di cui: 2 medicalizzate a Padula e Teggiano con oltre il 50% dei turni senza medico; 1 postazione rianimativa presso il Comune di Sant’Arsenio che è assolutamente decentrato e con densità di popolazione relativa rispetto ad altri Comuni più centrali e popolosi del territorio distrettuale; 1 postazione infermieristica è a Sala Consilina e 1 a Sanza, entrambe con infermieri esternalizzati (pensionati e strutturati provenienti da reparti ospedalieri non di emergenza, in barba alla del.49); 1 postazione infermieristica, pare, pro-tempore a Caggiano con infermieri esternalizzati (pensionati e di reparti ospedalieri); un P.S. presso il L. Curto di Polla sotto stress per la congestione (risultano anche 100 accessi quotidiani) che si registra a causa della mancata assistenza per la pessima organizzazione territoriale” .
Da qui la richiesta di Uil Medici di un intervento, da parte della politica e della direzione strategica, per una programmazione seria del sistema 118.