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Anche il turismo religioso può rappresentare una risorsa per la Regione Campania. La conferma arriva dalla recente decisione di varare un programma di interventi da destinare al recupero e alla messa in sicurezza dei Santuari Campani. Le istanze possono essere presentate entro il 20 settembre prossimo e i lavori dovranno essere realizzati entro dicembre 2020. 4 milioni la dotazione finanziaria messa a disposizione della Regione Campania che punta così a creare dei luoghi di culto che possano essere dei veri e propri attrattori turistici introno al quale creare sviluppo e occupazione.
Secondo quanto riportato nell’avviso pubblico l’obiettivo del finanziamento è anche quello di valorizzare le risorse naturali, ambientali, culturali e termali finora non adeguatamente valorizzate, attraverso anche il recupero del patrimonio religioso con valenza storico monumentale di cui, peraltro, la regione Campania è ricca.
Basti pensare che la sola provincia di Salerno, secondo quanto riportato dal sito del Vaticano, vede riconosciuti come Santuari ben 42 luoghi di culto, di cui 4 nel Vallo di Diano che sono, sempre secondo quanto riportato dal sito vaticano: Madonna del Carmelo a Sant’Arsenio, Santa Maria di Grottaferrata a Sala Consilina, Madonna Pellegrina a Varco Notar Ercole di Sassano, Madonna del Cervato a Sanza, a cui si aggiunge Maria SS di Pietrasanta a San Giovanni a Piro.
Intorno a tanti luoghi di culti presenti in Regione Campania, si vuole quindi investire per renderli attrattori turistici, attraverso interventi che possano portare alla riqualificazione dei luoghi ai fini del recupero, la messa in sicurezza del patrimonio religioso santuariale al fine della conservazione dei luoghi, un adeguamento funzionale, strutturale ed impiantistico adottando anche soluzioni di efficientamento energetico.
Un programma lungo e articolato che consente numerosi interventi per l’accesso ai fondi. Un programma di finanziamento che, secondo quanto si legge nell’avviso, rappresentano per la Campania un elemento funzionale e sinergico allo sviluppo dell’attrattività delle aree urbane, attraverso la protezione e la promozione dei beni ecclesiastici da realizzarsi anche attraverso il recupero degli stessi. La partecipazione al bando è riservata a Enti Pubblici, Enti Morali e Enti Ecclesiastici proprietari dei beni oggetto degli interventi.
Anna Maria CAVA