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SVELATI TUTTI I NUMERI DELLA “RIFORMA DELLA GIUSTIZIA”: MACCHE’ EPOCALE, E’ VERGOGNOSA! GIUSEPPE COLUCCI: “ECCO COME LA SOPPRESSIONE DI SALA CONSILINA ED ALTRI 4 TRIBUNALI “SALVA” LA GIUSTIZIA ITALIANA!”
Man mano che si avvicina il 13 Settembre, appaiono sempre più chiari ed evidenti i contenuti reali della “epocale” riforma della giustizia, che sulla carta prevede la soppressione di 31 tribunali, 220 sedi distaccate e 667 sedi di giudice di pace. Il Ministro Cancellieri la ha definita una riforma “epocale”, volta a “recuperare efficienza” e risparmio di spesa, e soprattutto rispettare gli impegni assunti con l’Unione Europea. Ma a fare un po’ di chiarezza ci pensa Giuseppe Colucci, del comitato pro tribunale di Sala Consilina, che smonta pezzo per pezzo l’illusione e l’ipocrisia di questa tanto pubblicizzata riforma della Giustizia. “Intanto in questi giorni –spiega Colucci- il ministro Cancellieri ha firmato 45 decreti che autorizzano la prosecuzione delle attività fino a 5 anni dei vecchi tribunali soppressi, di cui 25 decreti per l’utilizzo degli uffici, mentre altri 20 decreti per continuare l’attività giurisdizionale, fino ad esaurimento dei giudizi civili e penali pendenti”. Secondo Colucci il ministro avrebbe poi intenzione di salvare sei tribunali: Bassano del Grappa, Pinerolo, Rossano Calabro, Tolmezzo e Chiavari oltre che Lucera, in pratica quelli delle zone ad alto tasso di criminalità. E lo farebbe con un decreto di proroga di 5 anni. “Quindi dei 31 tribunali soppressi –sottolinea Colucci- 20 proseguono le attività con decreto, 6 sono da salvare per impegno del ministro, quindi rimangono soltanto 5 i tribunali soppressi, tra cui Sala Consilina, che è tra tutti i tribunali soppressi quello più inspiegabile, e forse anche il più costoso”. Quindi nei fatti Sala Consilina, insieme ad altri 4 tribunali dovrebbero costituire la riforma epocale , mentre gli altri, tra cui Lagonegro, forti dei loro padrini politici, rappresentano il “recupero di efficienza” e di “risparmio di spesa”, nonostante non abbiano locali adeguati e debbano spendere altri milioni di euro di danaro pubblico per attuare la riforma. E proprio Il tribunale di Lagonegro sarà adeguato con una spesa iniziale prevista di € 1.600.000, perché attualmente non è in grado di ospitare il Tribunale di Sala Consilina. “Dunque più che una riforma epocale –attacca Colucci- è evidente che ci troviamo di fronte ad una riforma vergognosa, che serve soltanto a salvare la faccia del Governo davanti all’Unione Europea, senza che sia stato dimostrato il risparmio di spesa ed il recupero di efficienza, e senza che vi siano provvedimenti seri e concreti per salvare il lavoro della gente”. Sembra un paradosso, ma solo Sala Consilina, il Vallo di Diano ed Golfo di Policastro avranno il grande merito di salvare la Giustizia dell’Italia, attraverso la soppressione del Tribunale di Sala Consilina ed il suo accorpamento a Lagonegro. E dopo questa riforma vergognosa, aspettiamoci anche il ridimensionamento di tutte le Forze dell’Ordine, Carabinieri, Guardia di Finanza, Guardia Forestale, Polizia Stradale, la chiusura definitiva del Carcere, il ridimensionamento dell’Agenzia delle Entrate, della Camera di Commercio, e chi più ne ha più ne metta. “Ci hanno svenduto –conclude Colucci- e non possiamo rimanere a guardare impassibili e rassegnati a tali nefandezze”. Dunque un appello alla mobilitazione generale, a partire da questa sera per la NOTTE BIANCA in programma presso il Tribunale di Sala Consilina e che si svolgerà in compagnia di artisti e operatori culturali locali.
Che dire, l’evidenza parla da sola. Ormai il dado sembra tratto, e dopo il 13 settembre ci sarà tempo per analizzare come questo territorio sia potuto cadere così in basso e di chi sono le colpe. Ma non si può dare torto a Colucci quando afferma che in questi pochi giorni che rimangono, bisogna essere presenti ed attivi, nella consapevolezza che se è difficile recuperare, si può almeno dimostrare di non essere un popolo di stupidi servitori, come evidentemente ci considerano i nostri governanti. Quindi è opportuno è necessario che tutti i cittadini, le associazioni non lucrative, associazioni di categoria, gli ordini professionali, i commercianti, gli artigiani, i professionisti, i dipendenti, i giovani senza lavoro, la Chiesa, gli organi di stampa ed informazione, ed i social network partecipino alle iniziative popolari con decisione e con determinazione, per evitare che insieme al Tribunale venga soppressa anche la speranza del futuro.
Antonio Sica