E’ attesissima nel Vallo di Diano l’audizione in programma mercoledì a Roma presso la Commissione di Verifica Ministeriale incaricata di monitorare eventuali disfunzioni legate alla legge di Riforma della Geografia Giudiziaria e che vedrà all’Ordine del Giorno le conseguenze della chiusura del Tribunale di Sala Consilina e del suo accorpamento presso il Tribunale di Lagonegro.Nel corso dell’audizione, che vedrà presente solo una ristretta delegazione a rappresentare le rivendicazioni Foro di Giustizia del Vallo di Diano, sotto i riflettori sarà il corposo e dettagliato il dossier di 14 pagine contente tutte le criticità della struttura accorpante del Foro di Giustizia Lucano. “Purtroppo –fanno sapere dal Comitato Pro Tribunale– avremmo voluto poter essere in tanti a Roma mercoledì presso il Ministero della Giustizia, ma la Commissione di Verifica Ministeriale ha espressamente richiesto, attraverso la lettera di invito recapitata al sindaco di Sala Consilina Gaetano Ferrari, la presenza di un ristrettissimo numero di delegati”. Dunque domani a Roma, per forza di cose, la squadra che rappresenterà gli interessi della popolazione del Vallo di Diano e del Foro di Giustizia di Sala Consilina sarà costituita da sole 4 persone: il primo cittadino Gaetano Ferrari, che rappresenta le Istituzioni e il comune salese, l’avvocato Angelo Paladino che rappresenta la minoranza consiliare, l’avvocato Gherardo Cappelli, delegato in rappresentanza dell’Ordine degli Avvocati di Sala Consilina dal presidente Michele Marcone, e Pietro Pernetti, segretario provinciale CISL Salerno, in rappresentanza dei lavoratori. “In queste ore stiamo ricevendo tante richieste da parte di persone che avrebbero voluto essere presenti a Roma –sottolineano dal Comitato Pro Tribunale- e proprio per questo ci teniamo a ribadire che tutto ciò non sarà possibile proprio per espressa richiesta pervenuta dal Ministero. Nemmeno per noi del Comitato è stato possibile delegare un nostro rappresentante all’incontro, e data la delicatezza del momento e l’importanza dell’incontro abbiamo preferito rispettare la volontà ministeriale. Restiamo tutti –concludono dal Comitato- in fiduciosa attesa dei risultati dell’audizione di domani, convinti che le nostre sacrosante istanze potranno finalmente trovare ascolto e riscontro presso il Ministero della Giustizia”.
Antonio Sica