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C’erano anche la senatrice del Partito Democratico Angelica Saggese ed il Consigliere Regionale Donato Pica nella delegazione che ieri pomeriggio si è mossa dal Tribunale di Sala Consilina per effettuare l’ennesimo sopralluogo nella struttura accorpante di Lagonegro a poche ore di distanza dall’entrata in vigore della legge di riordino della Geografia Giudiziaria. La delegazione, composta dagli avvocati Angelo Paladino, Rosy Pepe, Alessandro Carrazza, dal vice sindaco di Sala Consilina Domenico Cartolano e dall’ingegnere Carmine Petti, è stata ricevuta a Lagonegro dal procuratore capo Vittorio Russo. Il sopralluogo ha in pratica confermato quanto già più volte rimarcato nelle scorse settimane dal comitato “Pro Tribunale” di Sala Consilina: i lavori nella struttura accorpante sono ancora lontani dal completamento, e soprattutto lo stesso procuratore capo Russo avrebbe riferito –a detta di tutti i presenti- che ancora non è in possesso della documentazione relativa ai pareri preventivi obbligatori e propedeutici per l’utilizzo della struttura stessa. Di qui il nuovo intervento della senatrice Saggese che nella serata di ieri ha chiesto al Ministro Cancellieri una verifica tecnica/ispettiva urgente volta a garantire la piena e pubblica incolumità degli utenti e degli operatori, oltre che consentire la piena applicazione delle leggi. “Della visita effettuata in data odierna presso il Tribunale di Lagonegro –scrive la senatrice al Ministro Cancellieri- sembrerebbero persistere le carenze di pareri preventivi obbligatori e propedeutici dal parte dell’ASL e dei Vigili del Fuoco, nonché della Verifica Sismica Preventiva per edifici strategici, come previsto dal Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2008 per la sede del Tribunale di Lagonegro, già oggetto di esposto/denuncia sottoscritta dal Consigliere Regionale Donato Pica, dal Presidente della Comunità Montana Vallo di Diano, dai sindaci del Vallo di Diano oltre che dagli avvocati del Foro di Sala Consilina e dal Comitato “Pro Tribunale”. Insomma un motivo più che valido per inviare immediatamente una ispezione, ovviamente prima del giorno 13, e prendere relativi provvedimenti, che potrebbero comportare una proroga d’ufficio,visto che da Lagonegro nonostante la situazione la richiesta dell’applicazione dell’articolo 8 non è mai arrivata. “Non va dimenticato –conclude Saggese- la situazione delicata del caso specifico, unico in tutta Italia che prevede l’accorpamento di Tribunali appartenenti a Regioni diverse con le conseguenti difficoltà operative già più volte segnalate”