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Il Comitato Pro Ferrovia della tratta ferrata Sicignano Lagonegro raccoglie subito l’invito lanciato dal Premier Renzi per la realizzazione di opere infrastrutturali che possano risultare utili ad una crescita sostanziale dell’Italia, con il piano Sblocca Italia. In quest’ottica il comitato scrive al presidente del Consiglio Matteo Renzi per segnalare l’annosa questione della tratta ferroviaria Sicignano –Lagonegro da anni sospesa, anche perché non risulta mai essere pervenuta una ufficializzazione in merito alla chiusura del tratto. Con l’opportunità offerta della realizzazione di un Piano Sblocca Italia, il Comitato sottolinea nella missiva inviata al Premier le necessità di un territorio come il Vallo di Diano ad essere attraversato e servita da una linea ferroviaria in grado di abbreviare notevolmente i tempi di percorrenza e di collegamento con il capoluogo di Provincia Salerno che presto sarà anche collegato direttamente con l’aeroporto di Fiumicino. In particolare i membri del comitato pro ferrovia, Rocco Panetta, Giuseppe Verga e Rocco Della Corte, sottolineano come per il Vallo di Diano, zona su cui si punta per uno sviluppo turistico, la riattivazione della tratta ferrata diventa condizione imprescindibile per puntare ad uno sviluppo economico necessario e che porterebbe altrimenti l’area ad essere “l’ennesima sacca assistenziale del Sud”. “Il suo interessamento alla questione – scrive il Comitati rivolgendosi al Premier – potrebbe rappresentare una risposta concreta alle esigenze della popolazione, andando ad accorciare la distanza tra paese ideale e paese reale di cui lei ha sottolineato l’importanza nei suoi numerosi discorsi pubblici”. Ricordando inoltre l’esperienza da Sindaco di Matteo Renzi che, lo stesso ha sempre dichiarato utile per consentire al presidente del consiglio di ben comprendere le esigenze dei territori senza perdersi negli astrattismi, il comitato sottolinea ancora nella lettere aperta “questa è un’occasione di dimostrare quanto da lei affermato con fermezza, in quanto ha la possibilità di dare una risposta concreta ad un problema concreto del paese reale”. Dopo un successivo passo in cui si invita il Presidente del Cosniglio ad indire un consiglio dei Ministri presso la Certosa di San Lorenza a Padula, continuano i rappresentati del comitato pro ferrovia “in un mondo politico meridionale spesso colpito da scandali ed esempi di mala politica potrebbe essere un segnale forte quello di riuscire a porre la parola ‘fine’ ad una questione di quasi trent’anni, procrastinata sino all’inverosimile ed oggetto dei più squallidi esercizi retorici da parte della classe politica che lei stesso intende rottamare. I soldi non spesi dalle Regioni per le infrastrutture locali sono un grido forte di allarme e indignazione per le vicende insolute come quella della Sicignano-Lagonegro. Il nostro appello, quindi, – concludono dal comitato – crediamo meriti una risposta dal primo ministro di questo paese e Attendiamo una nota ufficiale di presa visione della nostra breve ma fitta missiva, nella speranza che voglia riceverci e ascoltarci”.