Grazie anche all’intenso lavoro messo in campo dall’Arma dei carabinieri per sensibilizzare sul tema delle truffe agli anziani e dunque per diffondere ogni utile informazione finalizzata a rendere gli anziani e i loro cari più consapevoli delle possibili truffe di cui possono essere vittime, si registra un consistente aumento delle chiamate al n. 112 per segnalare contatti anomali da parte di forze dell’ordine o di enti pubblici e privati che chiedevano il versamento di denaro contante al fine di poter salvare da una brutta situazione un proprio congiunto. Dall’Arma dei Carabinieri del Comando Provinciale di Salerno, che ha attivato una intensa campagna di sensibilizzazione, è arrivata la conferma innanzitutto del prosieguo incessante dei tentativi di truffe a danno di anziani, ma anche di una maggiore consapevolezza da parte delle persone della possibilità di essere vittime di condotte truffaldine.
Secondo quanto reso noto dai carabinieri, infatti Aumentano le segnalazioni al 112 da parte di cittadini che rappresentano di essere stati contattati da un numero telefonico in apparenza riferibile ad un “Comando Carabinieri” o ad un “Istituto bancario” nel corso della cui conversazione l’interlocutore si rivolge alla “vittima” con frasi quali “Pronto? Siamo i Carabinieri, suo figlio è stato arrestato” oppure “Sono l’operatore della Banca il suo conto corrente è in pericolo…”, circostanza che di norma dà il via al tentativo di truffa posta in essere da una rete di criminali che sfrutta lo spoofing informatico, ovvero la tecnica di inganno telefonica mediante la quale si “falsifica” il contatto telefonico chiamante utilizzando perlopiù la tecnologia V.O.I.P..
“La truffa – spiegano dal Comando Provinciale Carabinieri di Salerno – sfrutta la possibilità di “clonare” numeri di telefono realmente esistenti di uffici di forze di polizia o operatori bancari consentendo dunque al criminale di presentarsi come ad essi appartenenti cosi da ingannare chi riceve le chiamate – e visualizza il numero, spesso conosciuto – per dare così sostegno e credibilità alle successive richieste di consegna di soldi e oggetti preziosi oppure di conoscere i dati di accesso ai conti bancari. I truffatori fanno leva sull’urgenza prospettata e sulle paure delle vittime per indurle in errore e convincerle a compiere determinate azioni quali la consegna di danaro al “complice” di turno piuttosto che farsi rivelare informazioni di dati personali, codici di accesso a conti bancari ovvero indurre la vittima a “temporaneamente” trasferire denaro su altri conti correnti.
Difendersi da questi reati è possibile, – spiegano dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Salerno – l’Arma dei Carabinieri, che in ambito provinciale ha di recente istituito nel Nucleo Investigativo la sezione cyber investigation, è in prima linea nella prevenzione alle truffe e ricorda a tutti i cittadini di non condividere mai via telefono dati personali, come credenziali di conto bancario o avvio di operazioni di bonifico, ovvero di non assecondare a richieste di consegna di soldi e gioielli. L’Arma invita dunque a contattare immediatamente il n. 112 nei caso in cui si riceva una telefonata del genere