Teggiano, terremoto 1857: il falò e l’omaggio floreale per ringraziare San Cono

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Anche quest’anno a Teggiano sono stati riproposti i riti di ringraziamento verso San Cono per aver salvato l’intera comunità teggianese dalla furia distruttiva del terremoto del 1857 che provocò ingenti danni e numerosi morti in tutto il Vallo di Diano. Nella notte tra il 16 e 17 dicembre del 1857, il terribile terremoto che devastò numerosi comuni del Vallo di Diano. Teggiano risultò miracolosamente illeso e non contò alcuna vittima. In quella terribile notte, i cittadini di Teggiano presero l’antica statua del Santo nativo di Teggiano e la portarono al centro della piazza. Intorno ad essa si rifugiarono e trascorsero la terribile notte. Al momento della conta dei danni, Teggiano risultò la città che aveva subito meno danni e, peraltro, pare che, il campanile della Chiesa di Santa Maria Maggiore, rimase miracolosamente salvo nonostante le terribili scosse, seppur lievemente danneggiati.

Da allora il 16 e 17 dicembre i teggianesi celebrano San Cono con una serie di riti che partono la sera del 16 dicembre con un grande falò ai piedi dell’obelisco dedicato al Santo Protettore della Diocesi e, il giorno successivo l’omaggio floreale grazie ai Vigili del Fuoco del Distaccamento di Sala Consilina con i fiori deposti ai piedi della statua di San Cono posta in cima all’obelisco. È infatti proprio l’obelisco posto all’ingresso del centro storico teggianese il protagonista dei riti religiosi in segno di ringraziamento verso il Santo ai cui piedi il popolo si ritrovò per essere salvato, così come infatti avvenne, in confronto alle stragi che invece si registrarono nei paesi vicini.

Ieri sera dunque, il rito dell’accensione del falò di ringraziamento ai piedi dell’obelisco realizzato nel 1887 ma commissionato già a partire dall’anno successivo al terremoto ossia nel 1858. Oltre al grande falò di ringraziamento e di conferma della devozione verso il Santo Protettore, la serata si arricchisce anche di buon cibo in un segno di condivisione e di fratellanza. Nella mattinata di oggi 17 dicembre, il rito della deposizione dei fiori ai piedi della statua di San Cono posta in cima all’obelisco. Ad effettuare la deposizione i vigili del Fuoco. Una cerimonia che ha visto protagonisti i Vigili del Fuoco Bruno Mangieri e Alessandro Morello, quest’ultimo fratello di Luigi Morello che, prima della sua precoce scomparsa si occupava della cerimonia della deposizione dei fiori. Un momento molto importante per i teggianesi e per i devoti di San Cono a cui viene anche riconosciuto il miracolo della salvezza della popolazione durante il terremoto del 1857

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