Squadre antincendio boschivo della Comunità Montana Vallo di Diano a lavoro in questi giorni di intenso caldo. Una vasta area è stata distrutta dalle fiamme che, nei giorni scorsi, si sono sviluppate a Teggiano, in località Monte Cocuzzo delle Puglie. Fiamme che, secondo quanto emerge, hanno interessato un largo tratto di territorio montano e, per il cui spegnimento, è stato necessario un intervento difficile da parte delle unità competenti. Solo dopo diverse ore, purtroppo, è stato possibile comprendere a pieno gli effetti del drammatico incendio boschivo. Nella mattinata di oggi, infatti, gli operatori della Squadra Antincendio Boschivo, sono tornati sul luogo dell’incendio per una ricognizione dell’area e dunque per meglio poter verificare gli effetti dell’incendio.
Una verifica che ha visto le squadre impegnate nei controlli, lungo tutto il perimetro in cui si sono sviluppate le fiamme. Dai controlli effettuati, però, non è stato possibile avere un quadro esatto dei danni e valutare possibili conseguenze, dato che, trattandosi di area rocciosa, possibili cedimenti potrebbero essere accertati solo al verificarsi delle prime piogge. Sta di fatto che, già durante le attività di spegnimento delle fiamme, la squadra antincendio impegnata nell’attività di gestione del fuoco, ha avuto modo di verificare come, l’area rocciosa, dava già segni visibili di cedimento, in particolare nella parte più alta della montagna interessata dalle fiamme.
L’attività di spegnimento è stata particolarmente difficile ed anche lunga dato che, secondo quanto emerge, pare che, pur riuscendo ad aver ragione delle fiamme in un primo momento, dopo poco, purtroppo, il fuoco è ripartito rendendo dunque vano tutto il lavoro svolto fino a quel momento. “Continueremo – assicurano i referenti dell’AIB – a monitorare la situazione affinché non si registri quanto avvenuto ieri mattina che dopo un primo tentativo di spegnimento è bastato davvero molto poco affinché tutto il lavoro svolto dalle squadre fosse perduto”. Da un monitoraggio svolto dall’elicottero di ricognizione Drago Rosso giunto per ultimo nella giornata di ieri sera prima del rientro delle Squadre Operative guidate dal Dos Ricciardone sono circa 26 gli ettari di vegetazione andati in fumo.