Teggiano – Cadossa di Montesano, ieri rinnovata la tradizione in onore di San Cono

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Ed anche quest’anno il suono delle campane in festa della Cattedrale di Santa Maria Maggiore ha raccolto numerosi fedeli in Piazza a Teggiano per rinnovare l’antica tradizione del pellegrinaggio del quadro di San Cono, da Teggiano al Monastero benedettino di Santa Maria di Cadossa a Montesano. Una forte e sempre viva devozione che da più di un secolo vede le due comunità stringersi intorno al culto del Santo protettore della Diocesi.

Ieri mattina, prima domenica di agosto, come da tradizione, numerosi fedeli si sono riuniti nella piazza principale del paese per accompagnare in un lungo corteo di moto ed auto l’effige del Santo fino a Cadossa.  Ad aprire il corteo, una simbolica staffetta di uomini, donne e bambini devoti.

L’Abbazia di Cadossa rappresenta un luogo di culto importante per i fedeli di San Cono i quali, grazie all’ospitalità della famiglia Passerelli, oggi attuale proprietaria del Convento, possono recarsi nel luogo dove il giovane Cono ha trascorso gli anni più importanti della sua vita terrena e dove, in fine raggiunta la sua santità, si è per sempre congiunto a Dio. Ancora oggi a Cadossa è conservato il forno all’interno del  quale, in fiamme, il santo si rifugiò, rimanendo illeso, per sfuggire alla visita dei genitori giunti fin li per convincerlo a ritornare a casa.

Ad attendere il quadro a Cadossa anche una delegazione di fedeli di Casalbuono che grazie alla devozione dei membri dell’associazione culturale L’Arcobaleno, hanno ripreso l’antica tradizione di recarsi a piedi a Montesano per rendere omaggio al Santo. Dopo la celebrazione eucaristica presieduta dal parroco Don Giuseppe Puppo le centinaia di persone accorse a Montesano si sono dedicate al momento conviviale tra balli e canti prima della ripartenza del quadro alla volta di Teggiano. Numerose anche le persone appostate lungo le strade attraversate dal corteo per dedicare una preghiera al Santo. In località San Marco di Teggiano l’omaggio floreale e l’intonazione dell’inno dedicato a San Cono dopo la preghiera del parroco don Vincenzo Gallo.

Arrivati nel centro storico centinaia di fedeli con gli stendardi dei Casali di Diano e tutti quelli presenti nel corteo storico de “Alla Tavola della Principessa Costanza” hanno accolto il rientro del quadro al suono delle percussioni delle tamburine dello Stato di Diano. Grande emozione il giro finale per i vicoli del paese dove tutta la comunità con un saluto ha accolto il quadro del venerato Santo prima del suo rientro in Chiesa.

Maria Rita DI SARLI

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