Ansia, insicurezze e scarsa conoscenza dello sportello psicologico. È quanto emerso da una prima raccolta dei dati di un’indagine che l’Unione Studenti Vallo di Diano sta conducendo sulla popolazione scolastica del territorio. Dati – che affermano i ragazzi dell’Unione – “non ci sorprendono, in quanto non fanno altro che sottolineare il quadro quasi disastroso che conoscevamo già bene”.
Nella nota l’Unione Studenti valdianese mette in evidenza che i ragazzi “appaiono stanchi di un sistema scolastico inefficiente e che non fa altro che alimentare la sensazione di ansia – scrivono – che siamo portati a sopportare anche al di fuori dell’ambiente scolastico. La scuola non dovrebbe essere un luogo di terrore, di ansie o di insicurezze, ma un posto sicuro dove vivere serenamente gli anni della propria formazione”. Un accenno poi all’emergenza covid e alle conseguenze sulla salute psicologica degli adolescenti.
“Ancora troppi pochi studenti – affermano dall’Unione – sono a conoscenza dello sportello psicologico e molte scuole del territorio faticano ad attivarlo e a garantire un servizio veramente efficiente. Studenti e studentesse sono, quindi, troppo spesso costretti a dover pagare per la propria salute mentale”. I ragazzi dell’Unione Studenti Vallo di Diano affermano poi che dall’indagine è emerso che i giovani vorrebbero “l’attivazione nel territorio di un consultorio e l’apertura di spazi autogestiti da giovani, insieme a un servizio di trasporto pubblico, gratuito ed efficiente e che garantisca alla cittadinanza spostamenti il più agevoli possibili”.
I dati raccolti finora, concludono gli studenti valdianesi, “sono solo il primo passo di un percorso che ci porterà, nei prossimi mesi, a interfacciarsi con le amministrazioni del nostro territorio al fine di vederci garantiti i nostri diritti”.