Nelle scorse ore è arrivata la decisione del Tar, sezione di Salerno, che ha dichiarato irricevibile, per la sua tardività il ricorso che Italia Nostra aveva presentato ricorso contro il Comune di Sanza e altri Enti perché preoccupata per l’impatto ambientale della strada che porta al Cervati.
“L’impegno continua” commenta il comitato “Salviamo il Cervati” che si chiede: “Se il ricorso fosse stato presentato ad ottobre 2023 esso sarebbe stato accolto?”. “Le perplessità – scrivono in una nota – sono alimentate anche dal fatto che le associazioni del Comitato sono entrate in possesso degli atti amministrativi solo nel mese di Dicembre 2023, dopo averne fatto ad ottobre 2023 regolare richiesta, come risulta agli atti del procedimento. E quindi solo nei mesi successivi a tale epoca la documentazione è stata messa a disposizione di Italia Nostra. Attendiamo le valutazioni di Italia Nostra, circa la presentazione o meno di un ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza del TAR di Salerno”
Fanno sapere inoltre che contro “la costruzione di tale opera, che ribadiamo – dicono – essere dannosa per l’ambiente e per la stessa collettività, a cominciare da quella cilentana e in palese contrasto con la normativa vigente di tutela dell’area protetta nazionale e comunitaria, restano in campo l’esposto alla Procura di Lagonegro e quello presentato alla Corte dei Conti, nei quali si chiede alle autorità giudiziarie di verificare eventuali condotte penalmente rilevanti (danno ambientale, falso ideologico), nonché ipotesi di danno erariale, per l’indebito ottenimento di fondi impiegati per finalità difformi da quelle cui erano vincolati. Infine – concludono – attendiamo fiduciosi la verifica in corso da parte del Ministero dell’Ambiente, da noi sollecitata con una lunga e motivata informativa, sulla correttezza dell’operato dell’ente Parco”.