Nonostante il progetto dell’Alta Velocità sia già in fase avanzata ed anche definito nella sua piena realizzazione, compreso il punto in cui sorgerà la nuova stazione, si registrano ancora interventi per chiedere la valutazione di eventuali modifiche.
Tema centrale proprio la collocazione della stazione con l’intervento dell’On. Pino Bicchielli, vice presidente di Noi Moderati che, accogliendo la richiesta del gruppo di Noi Moderati della sezione di Sala Consilina, ha presentato una interrogazione al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per chiedere che la stazione possa essere ubicata più a nord dell’area attualmente individuata, ossia tra Sala Consilina e Atena Lucana, zona ritenuta di maggior interesse in riferimento ai collegamenti che potrebbe, do conseguenza, assicurare un maggior flusso di persone.
Queste le valutazioni che a parere dell’On. Bicchielli e dei referenti di Noi Moderati a Sala Consilina, su cui sarebbe necessario riaprire la discussione. Una proposta che, secondo quanto emerso anche in occasione dei diversi incontri sui territori svolti dal Coordinamento del Dibattito Pubblico per la tratta, lascerebbe poco spazio a ipotesi di modifica del tracciato e, ancor più, ad una revisione della collocazione della Stazione di Alta Velocità che viene realizzata sulla base di valutazioni tecniche e sulla base degli obblighi legati al buon funzionamento dei treni di Alta Velocità/Alta Capacità. Si tratta insomma di calcoli tecnici ed ingegneristici che hanno poco a che vedere con le richieste di questo o quel territorio.
Una proposta di difficile realizzazione ma su cui l’on. Bicchielli, sollecitato dai referenti del partito Noi Moderati di Sala Consilina, ha voluto comunque presentare una interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
“L’area compresa tra Sala Consilina ed Atena Lucana – spiega nell’interrogazione Bicchielli – per altro è vicina al 60 % delle strutture ricettive della zona nonché punto strategico per il turismo, in quanto limitrofa ai principali siti UNESCO della zona, sarà ulteriormente valorizzata grazie alla variante della Strada Statale 95 della Tito/Potenza/Brienza. Il tratto ferroviario coprirebbe un bacino d’utenza di 64 comuni e 248.613 abitanti, massimizzando il costo dell’investimento. Stante altresì la necessità di non voler contribuire ad un inutile ed infruttuoso dispendio di soldi pubblici; Se il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti è a conoscenza della questione e come intenda procedere al fine di poter realizzare questa importante opera strutturale nei luoghi considerati più idonei, valutando l’obiettivo della centralità dell’opera per una mobilità urbana multimodale, sostenibile e una migliore gestione delle aree contigue”.