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E’ partita la raccolta olearia in Italia. In Campania – fanno sapere dalla Coldiretti regionale e l’organizzazione produttori olivicoli Aprol – i primi frutti ad essere lavorati nei frantoi e a produrre olio extravergine d’oliva saranno quelli della costiera Sorrentina e Amalfitana, insieme ad altre aree sul mare, a partire dal 20 settembre. A testimonianza della straordinaria biodiversità del territorio regionale, c’è la distanza di circa due mesi tra la raccolta della prima varietà e l’ultima, che arriva nell’entroterra fino ai primi di novembre.
La prima raccolta in Irpinia è prevista nella seconda decade di ottobre, così come nel Cilento interno, in gran parte del Salernitano e nel Casertano. Nell’area del Beneventano, invece, l’inizio è previsto tra la prima e la seconda settimana di ottobre.
La Campania possiede oltre 74 mila ettari coltivati ad oliveto, di cui il 5% circa con metodi di produzione biologica. Le principali varietà olivicole in provincia di Salerno sono la Rotondella, la Carpellese, la Nostrale, la Salella, la Biancolilla e la Pisciottana. Inoltre, a varietà autoctone come queste citate, ne vanno aggiunte altre come il Leccino e il Frantoio, presenti da lungo tempo in varie zone della regione.
L’olio nuovo esprime al meglio le proprietà organolettiche, antiossidanti e nutrizionali che tendono a deperire nel tempo. In Campania sono cinque le Dop: Cilento, Colline Salernitane, Irpinia – Colline dell’Ufita, Penisola Sorrentina e Terre Aurunche.
Federico D’ALESSIO
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