Sono tre le persone iscritte nel registro degli indagati, in merito alla sparatoria avvenuta a Centola, in loc. Foria provocando la morte di uno dei ladri che si erano introdotti all’interno di due abitazioni prelevando oggetti preziosi ed anche pistole. Uno dei ladri è rimasto ucciso e, il suo corpo, è stato poi nascosto dal proprietario della villetta che, successivamente si è costituito. Ad aiutare l’imprenditore 60enne a nascondere il corpo del 26enne ladro di origini albanesi, pare sia stato il fratello dello stesso imprenditore che, ora, è stato raggiunto dal provvedimento con l’iscrizione nel registro degli indagati, insieme anche ad uno dei tre ladri, quello rimasto ferito, che si trova al momento ricoverato a Napoli essendo rimasto ferito nel corso della sparatoria. Gli investigatori sono inoltre sulle tracce del terzo ladro introdottosi nelle abitazioni private nella serata di domenica 22 giugno. Secondo quanto emerso, pare che, a seguito della morte del 26enne albanese, l’imprenditore 60enne si sia fatto aiutare dal fratello nella sparizione del corpo del ladro morto. I due, secondo quanto sarebbe stato accertato, pare che abbiano nascosto il corpo esanime del ladro all’interno di una tinozza destinata a contenere del vino e, successivamente, abbiano proceduto ad occultarla tra la vegetazione in un’area periferica di località San Severino di Centola dove, successivamente è stato ritrovato su indicazione dello stesso imprenditore 60enne. Resta però ancora tutta da chiarire la dinamica di quanto accaduto nella notte. Un fattore fondamentale per riuscire anche a ricostruire l’accaduto ed accertare responsabilità oltre che per riuscire a capire se si sia trattato o meno di legittima difesa, sarà l’autopsia sul corpo del 26enne. Intanto gli inquirenti hanno avuto modo anche di ascoltare il 28enne albanese che, insieme ad altri due si era introdotto nelle abitazioni di Centola per perpetrare il furto. Si tratta dell’uomo rimasto gravemente ferito e che, dopo l’accaduto, p stato trasportato presso l’ospedale di Vallo della Lucania dove è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico prima di essere trasferito a Napoli dove è stato ascoltato, collaborando dunque alle indagini. Sarà comunque fondamentale l’esito dell’autopsia sul corpo del 26enne rimasto ucciso che sarà effettuata nelle prossime ore. Dall’esito dell’esame autoptico si spera di riuscire a ricavare informazioni utili capaci di chiarire il contesto in cui sono stati esplosi i colpi da parte del proprietario dell’abitazione.