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Si moltiplicano le voci di interventi del Ministero della Giustizia che potrebbero riportare in vita alcuni dei Tribunali Soppressi dalla Legge per il riordino della Geografia Giudiziaria. E’ di ieri la notizia che il sottosegretario alla Giustizia, Giuseppe Beretta, ha riportato la disponibilità propria e del ministro Cancellieri ad una “apertura” a riconsiderare la questione della soppressione del tribunale lucano di Melfi. È quanto emerso nel corso dell’incontro chiesto dal presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo ed a cui hanno pure preso parte parlamentari lucani, consiglieri regionali, sindaci dell’area interessata, amministratori e avvocati del Foro melfitano guidati dal presidente dell’Ordine Gerardo Di Ciommo. De Filippo ha rimarcato le difficoltà dell’accorpamento, tra problemi territoriali e questioni di sicurezza del Tribunale di Potenza, e ha ricordato come in alcuni casi, per presidi di altre regioni, le decisioni siano state riviste. Alla fine –secondo quanto si apprende- il sottosegretario Beretta ha chiesto un dossier aggiornato sul trasferimento del tribunale di Melfi, che includa la legge regionale che si impegna a farsi carico dei costi di mantenimento del presidio di giustizia nel Vulture, oltre ai disagi che si stanno verificando in questi giorni, al fine di accelerare la valutazione di un eventuale correttivo alla misura adottata. Insomma la Basilicata, con i suoi 576mila abitanti, potrebbe a breve ritrovarsi con 4 tribunali aperti (Potenza, Lagonegro, Matera e Melfi), mentre la provincia di Salerno con i suoi 1 milione e 92mila abitanti resterebbe ferma a quota 3. E’ evidente che per l’ex tribunale di Sala Consilina accorpato a Lagonegro si tratterebbe dell’ennesima beffa, ovviamente senza nulla togliere alla giusta battaglia portata avanti dal Foro di Giustizia di Melfi, che era stata un’altra vittima illustre delle miopi decisioni adottate dalla Legge per il Riordino della Geografia Giudiziaria. Ma la politica e le istituzioni lucane si muovono in modo unitario e compatto, come un rullo compressore, e i risultati si vedono e si intravedono anche per il futuro. Allo stesso modo, sempre ieri il presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, ha incontrato ieri a Roma con il ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri. Sul tavolo i problemi generati dalla soppressione del Tribunale di Orvieto, ed anche in questo caso la Cancellieri si sarebbe detta disposta a rivedere la posizione nei riguardi del Foro di Giustizia umbro soppresso. Dopo l’incontro il Governatore Marini si è detta “fiduciosa” rispetto alle risposte che potranno venire dal parte del ministero della Giustizia in merito alla riforma delle circoscrizioni giudiziarie. Insomma è evidente che restano aperti alcuni seppur minimi spazi di manovra anche per il Tribunale di Sala Consilina. Ci sarebbe bisogno di una mobilitazione generale, che a partire dal Governatore Caldoro vedesse a Roma al Ministero della Giustizia Consiglieri regionali e provinciali salernitani, deputati e senatori, sindaci dell’area ed avvocati. Ma l’impressione è che, anche per come è maturato l’accorpamento tra Lagonegro e Sala Consilina, della sorte del foro di giustizia del Vallo di Diano non importi quasi più nulla a nessuno.