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La ferrovia Sicignano-Lagonegro sarà ripristinata. Almeno sono queste le intenzioni del Presidente della Regione Vincenzo De Luca annunciate ieri da Salerno in occasione della conferenza stampa di presentazione del “Frecciarossa per il Cilento”.
“Vorremmo recuperare la linea – ha affermato – Stiamo concordando un recupero con Ferrovie, occorreranno 30mln di euro. Si tratta di un’opera strategica per la valorizzazione della storia e della tradizione di quei luoghi ma anche per riattivare il traffico ferroviario dell’area interna”. A Salerno ieri era presente il Comitato pro ferrovia, che dal 2012 segue con costanza la situazione della tratta ferrata dismessa ormai da oltre 30 anni.
“Apprendiamo con favore – dichiarano dal Comitato – le parole del Governatore, che ha fatto molto per altre ferrovie rinate, come la Avellino-Rocchetta S.Antonio. Ovviamente – proseguono – resteremo vigili e continueremo a monitorare la situazione, anche se l’esposizione della volontà politica da parte del Governatore è stata chiara e speriamo di non vedere passi indietro. Il capolinea della nostra ferrovia vede transitare il Frecciarossa 1000 e una riapertura fino a Polla (di 25 km) significherebbe collegare in 20 minuti con un treno regionale, senza fermate intermedie, il Vallo di Diano all’Alta Velocità. Una bella risposta a chi ha permesso di asfaltare il binario e demolire i ponti in ferro”.
“Quello che chiediamo con fermezza senza farci prendere da facile euforia – continuano dal Comitato – è un incontro operativo, in tempi brevissimi, a Roma presso il Ministero dei Trasporti dove, oltre ai rappresentanti della Regione Basilicata e della Regione Campania, siano presenti tutti gli attori e i tecnici di RFI (Rete Ferroviaria Italiana). Non vogliamo andare a fare una chiacchierata a Roma, come accadde nel 2013, ma uscire dal summit con un crono-programma. Ci aspettiamo – concludono – un percorso burocratico operativo visto che è ormai conclamato che la riapertura dei primi 25 km, senza fermate intermedie e con un esercizio “a spola,” non porterà alla maggiorazione dei costi ed è un lavoro che può essere realizzato in meno di un biennio, senza spreco di soldi pubblici”.
Rosa Romano