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La visita del Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca ha riaperto uno spiraglio di speranza anche per la ferrovia Sicignano-Lagonegro, reputando il progetto non del tutto utopistico. Ed ecco che arriva ora il commento alle dichiarazioni di De Luca da parte del Comitato Per la Riattivazione della tratta Sicignano – Lagonegro che da anni si batte per rivedere nuovamente il treno attraversare il Vallo di Diano. Il comitato, riprende anche una vecchia dichiarazione rilasciata dal presidente della Regione nel dicembre del 2014, quando, in vista della candidatura come governatore aveva lasciato intendere che il problema era di facile risolvibilità “Basta – diceva De Luca – aprire una contrattazione con Ferrovie dello Stato e decidere il tipo di investimento necessario. Basta poco” diceva l’allora candidato alla presidenza della Regione. Di ritorno nel Vallo di Diano, nel ruolo di presidente della Regione, ne evidenzia ancora la fattibilità su cui si sta ragionando pare con Ferrovie dello Stato e su cui si spera possa andare al di là della redditività. Si punta insomma alla riattivazione della tratta come storica. Il comitato Pro Ferrovia commenta le dichiarazioni del presidente e ne sollecita l’intervento chiedendo di passare ora dalle parole ai fatti. “È necessario – dichiarano i membri del comitato – convocare entro la fine dell’anno le Regioni Campania e Basilicata e Ferrovie dello Stato per dare risposte concrete. Inutile perdersi in ulteriori discussioni. La Sicignano – Lagonegro – sottolineano – può avere un futuro roseo se viene inserita, in tempi brevi, nella legge sulle ferrovie turistiche e poi messa al centro di un ragionamento in prospettiva sulla riapertura, per tratte, al traffico commerciale iniziando dai primi 25 km fino a Polla. Come Comitato – proseguono – siamo a disposizione per soluzioni operative sul tema e attendiamo con ansia un incontro congiunto con il presidente De Luca, gli amministratori locali e l’AD Renato Mazzoncini – a patto – concludono dal Comitato per la riattivazione della tratta Sicignano Lagonegro – che non sia un’altra mattinata di belle speranze come quella dell’aprile 2013, rimasta in memoria solo per una storica foto che però non è servita a dare risposte concrete”.



