Una siccità fuori dal normale con una crisi che è superiore a quella registratesi negli anni addietro a causa anche delle alte temperature che mettono a dura prova le coltivazione agricole. Sulla difficile situazione che si è venuta a creare è intervenuto il presidente del Consorzio d Bonifica Vallo di Diano- Tanagro, Beniamino Curcio che ha inviato al presidente della Regione Campania una nota per chiedere all’ente di tenere in debito conto la proposta progettuale presentata dal Consorzio in merito alle opere irrigue da inserire nel piano regionale degli invasi.
Il presidente Curcio fa notare come, negli ultimi anni la siccità, da emergenza, si sia trasformata in normalità. Una situazione che, nei giorni scorsi, ha portato il presidente della Regione a ipotizzare di varare un piano per la realizzazione in Campania di una decina di invasi collinari concentrando l’attività dell’ente su obiettivi di medio e lungo periodo. Da qui la nota di Beniamino Curcio che condividendo la proposta, ha fatto presente come il Consorzio di Bonifica Vallo di Diano Tanagro è già alle prese con la sfida degli invasi e che da poco più di un mese ha ottenuto dal Ministero delle Politiche Agricole un finanziamento di 2 milioni di euro per la progettazione di opere irrigue strategiche di rilevanza nazionale, tra cui la diga di Casalbuono, chiedendo nel contempo di inserire l’attività nel Piano regionale degli invasi.
“Concentrare e accelerare gli investimenti sulle infrastrutture irrigue – dichiara Beniamino Curcio – in grado di accrescere la resilienza dei territori rispetto ai sempre più evidenti e devastanti impatti della siccità è l’unica risposta possibile per affrontare in maniera strutturale e con efficacia i problemi di scarsità idrica, superando in questo modo la logica delle emergenze, sempre più onerose in un Paese come l’Italia che sconta forti ritardi proprio sul piano di quelle opere, come gli invasi, che servono per accumulare acqua durante i periodi piovosi per averla disponibile quando manca”.
Per Curcio, per conseguire l’adattamento ai cambiamenti climatici, non bastano obiettivi a medio e lungo termine ma, tali obiettivi, vanno accompagnate con azioni immediate finalizzate a migliorare e a rendere più sostenibile la gestione delle risorse idriche. “Riguardo alle opere infrastrutturale strategiche, come gli invasi, – continua Curcio – è del tutto evidente come nel nostro Paese ci sia bisogno di un deciso cambio di passo. Se crediamo davvero in tali opere vanno compiute scelte radicali per far sì che esse possano esse realizzate in tempi europei e non in decenni, come avvenuto finora”. Per il presidente del Consorzio vanno rivisti i piani nazionali e regionali, incrementate le risorse finanziarie per tali infrastrutture ed è necessario procedere ad una drastica semplificazione delle procedure burocratiche.