Settimana autismo, ANFFAS “Priorità: persona al centro, presa in carico ed interventi precoci, progetto di vita”

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E’ stata celebrata ieri anche sul territorio salernitano la giornata mondiale per la consapevolezza sull’autismo che ricade il 2 aprile di ogni anno e per la quale si tiene anche la settimana nazionale dell’autismo, con una serie di iniziative.

Per l’occasione, l’Anffas – associazione maggiormente rappresentativa, a livello nazionale, sulle disabilità intellettive e del neurosviluppo tra le quali rientrano anche i disturbi dello spettro dell’autismo – ha ribadito, in una nota, quali sono le priorità: mettere la persona al centro, la presa in carico globale e continuativa in ottica bio-psico-sociale ed interventi precoci, e un Progetto di Vita personalizzato e partecipato. Tante sono le attività, iniziative e progettualità di Anffas su tutto il territorio sia nazionale che campano e che concretizzano il pensiero associativo “Prima le persone e poi gli autismi”, pensiero che pone in evidenza come gli interventi da mettere in atto non debbano mai essere standardizzati ma sempre personalizzati e declinati sulla Persona nella sua peculiarità e specificità.

Di questo importante concetto si discuterà anche il 20 aprile prossimo a Bari, durante il convegno “Autismo: un nuovo paradigma per l’inclusione e per la valorizzazione della persona” organizzato dal Ministero per le Disabilità che vedrà la partecipazione anche di Anffas attraverso il presidente nazionale Roberto Speziale, con l’intervento “Il Progetto di Vita: persone nel disturbo dello spettro autistico e loro famiglie”.

Intanto Alessandro Parisi, Coordinatore Regionale Anffas Campania, ha affermato: “Celebrare il due aprile la Giornata Internazionale per promuovere la consapevolezza sulle persone autistiche ed i loro familiari non si fermi solo alle manifestazioni con lancio di palloncini e facciate di palazzi colorate di blu. Anffas Campania – ha detto –  invita le istituzioni a spiegare che cosa si è fatto e cosa si sta facendo per rendere esigibili i diritti e garantire la migliore qualità di vita per le persone con disabilità in generale e con disturbi dello spettro autistico in particolare. Purtroppo, sono ancora troppi i diritti negati alle persone con disturbi dello spettro autistico – ha sottolineato Parisi -, troppo sole sono lasciate le famiglie e troppe sono le persone che dovrebbero arrossire a causa di ritardi, inefficienze e mancate promesse.”

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