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Arriva puntuale la risposta di Consac gestioni idriche s.p.a. al recente comunicato del comitato Acqua Bene Comune. In seguito ai solleciti per il mancato pagamento della bolletta dell’acqua, recapitati ai cittadini del Vallo di Diano, il comitato aveva suggerito all’utenza di pagare le fatture dovute, allegando una lettera in cui si esprimeva la propria contrarietà alla gestione dell’acqua da parte di una società privata. Consac s.p.a. replica affermando che il comitato Acqua Bene Comune non ha fatto una corretta informazione con i suoi suggerimenti di risposta da allegare alla bolletta. Per Consac il comitato si rifà a questioni che sono superate da tempo sia sul piano amministrativo che su quello giudiziario. Nel comunicato, viene infatti evidenziato che il 26 ottobre 2011 la Commissione Nazionale di Vigilanza sulle Risorse Idriche espresse un parere positivo circa il subentro di Consac come gestore nei supporti di utenza degli enti locali. A questo si aggiunge la sentenza del Tribunale di Napoli n.1180, depositata il 25 gennaio 2013, in cui viene confermato che l’affido della gestione idrica a Consac sia stato attuato dalle varie gestioni comunali in modo regolare, in quanto, si legge nel comunicato, “attuato per espressa volontà di legge, in forza della quale non necessita, per il trasferimento del contratto, alcun consenso dell’Utente”. Consac lancia anche una stoccata, sostenendo che ormai sono anni che il comitato minaccia azioni giudiziarie, ma fino a ora non sono mai state fatte in concreto. Pertanto, Consac invita il comitato Acqua Bene Comune a ricorrere all’autorità giudiziaria, qualora ritenga che le motivazioni appena esposte siano ritenute infondate. Infine invita il comitato a “evitare di preannunciare azioni a tutela degli utenti e di perpetrare comportamenti caratterizzati da disinformazione e discredito nei riguardi di Consac”